period poverty

Il diritto all’igiene mestruale in Kenya

Alice for Children ha avviato una maratona di sensibilizzazione per donare kit per l’igiene mestruale alle bambine di Nairobi.  Il progetto assorbenti nasce con l’intenzione di ridurre la Period Poverty nelle baraccopoli e nelle aree rurali del Kenya. In vista della Giornata Internazionale dell’Igiene Mestruale, con una maratona di 28 giorni – lunga quanto un ciclo mestruale – vogliamo sensibilizzare la popolazione Occidentale rispetto alla situazione attuale in Kenya. In molte parti del mondo, il diritto all’igiene mestruale è ancora un lusso.

Period Poverty

Le bambine e le donne in Kenya soffrono la Period Poverty: ossia l’assenza di mezzi per poter acquistare assorbenti o poter usufruire di servizi igienici durante il periodo del ciclo mestruale. In Africa avere il ciclo mestruale non è fonte solo di vergogna, ma anche di criticità. In Kenya, circa la metà delle ragazze in età fertile non ha accessi ai beni essenziali; una bambina su dieci salta la scuola. Le percentuali aumentano notevolmente nelle aree delle baraccopoli di Nairobi e nelle aree rurali, dove la vita delle bambine e delle donne è sempre complessa, ma nel periodo delle mestruazioni lo è ancora di più.

Dare per scontata l’igiene mestruale

In Occidente, per molto tempo si è data per scontata l’igiene mestruale. Finché alcune voci non si sono sollevate contro la Tampon Tax: pagare il sovrapprezzo di beni essenziali è assurdo e inspiegabile. Ma in alcune parti del mondo, il bene essenziale non è proprio raggiungibile. Per esempio, in Pakistan, Malawi e Nepal, durante il periodo del ciclo mestruale le donne utilizzano vecchi stracci per la loro igiene; in Uganda indossano gonne di pelle di capra: le fa sentire più sicure. Il Kenya, senza alcune regolarità, distribuisce assorbenti igienici gratuite alle scuole governative. Le scuole comunitarie delle baraccopoli di Nairobi, o delle aree rurali di Rombo e del Kilimanjaro non rientrano tra i beneficiari degli aiuti governativi. Che comunque non coprono nemmeno il fabbisogno della popolazione che si cerca di aiutare. Gli assorbenti igienici non sono l’unico problema: la maggior parte della popolazione non ha acqua corrente, un bagno, indumenti appropriati. Soprattutto, non esistono aree di smaltimento. Legata a doppio nodo con la poca igiene, vi è lo stigma sociale che ancora adombra la questione dell’igiene mestruale. Tra le popolazioni Masai, per esempio, si crede che l’inizio del periodo fertile debba coincidere con un matrimonio: la conseguenza sono schiere di spose bambine che non possono più accedere al sistema scolastico, e sono obbligate a diventare immediatamente matrone di casa. L’educazione e la scolarizzazione è l’ultimo dei loro pensieri: passano dalla supervisione degli adulti alla supervisione del marito. Un’altra questione da non sottovalutare è la povertà: nel momento del periodo mestruale, le famiglie non hanno le disponibilità economiche per acquistare i beni necessari.

L’igiene mestruale e la sensibilizzazione del periodo di fertilità

Uno dei problemi maggiori per le giovani donne che vivono nelle baraccopoli di Nairobi o nelle aree rurali del Kenya, è l’ignoranza rispetto al tema delle mestruazioni, la consequenziale igiene, nonché l’interrelazione fra ciclo mestruale, periodo fertile e sessualità. Per questo motivo, tra i progetti avviati da Alice for Children, vi è l’insegnamento e la sensibilizzazione, attraverso corsi e counseling, per insegnare cosa significa avere le mestruazioni, essere fertili, nonché le conseguenze di un rapporto sessuale non protetto.

Tutte le conseguenze

Si tratta di un circolo vizioso: le famiglie non possono acquistare i beni necessari a un’igiene mestruale consona; le bambine, per imbarazzo, non frequentano la scuola nel periodo del mese in cui hanno il loro ciclo mestruale; la perdita di circa cinque o sei giorni al mese di scuola, nel migliore dei casi, si conclude con una disuguale preparazione rispetto ai compagni maschi. Ma più comunemente, purtroppo, si conclude con l’abbandono delle bambine della scuola, provocando matrimoni precoci, gravidanze indesiderate, nonché una maggior possibilità di subire violenze sessuali. La scuola è un luogo protetto in cui è possibile stare al sicuro, oltre che una via verso l’istruzione che può realmente emancipare le donne in Kenya.

La maratona

Nella povertà delle baraccopoli, dove operiamo da 15 anni in Kenya, le bambine vedono costantemente violati i loro diritti, lì anche il ciclo mestruale diventa una ferita profonda, che le fa soffrire in silenzio. Per questo motivo, abbiamo avviato il progetto assorbenti nella lotta contro la Period Poverty. Il mese di maggio è invece una maratona, di 28 giorni, per raccogliere i fondi necessari a distribuire kit per l’igiene mestruale alle bambine delle baraccopoli di Nairobi. Per donare: Maggio, un mese per le bambine di Nairobi.  

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