letteratura africana

Pillole di letteratura africana contemporanea

Dalla costa orientale alla costa occidentale l’Africa è un continente che offre tantissimi stimoli di lettura. Quali sono gli autori più noti della letteratura africana?  Vediamo subito qualche nome.

I nomi principali della letteratura africana

Il nostro percorso fra gli autori della letteratura africana contemporanea parte dal Kenya, il paese dove Alice for Children opera da quindici anni. In Italia si conosce molto poco la scena letteraria kenyana, ma l’autore di cui daremo qualche informazione rientra fra i mostri sacri della letteratura africana contemporanea. Ngũgĩ wa Thiong’ è uno scrittore e accademico, che scrive, principalmente in lingua Gikuyu, romanzi, opere teatrali, racconti e saggi, che spaziano dalla critica letteraria e sociale alla letteratura per l’infanzia.

È il fondatore ed editore della rivista in lingua Gikuyu Mũtĩiri. Il suo racconto “The Upright Revolution: Or Why Humans Walk Upright”, è tradotto in 100 lingue da tutto il mondo. Il suo lavoro più celebrato rimane “Un chicco di grano” del 1967, che si concentra sulla lotta keniota per l’indipendenza; intreccia una complessa rete di tradimenti, inganni e aspra rivalità sotto l’apparentemente celebrativa occasione dell’indipendenza del Kenya. È stato proposto più volte come candidato al premio Nobel per la letteratura.

China Achebe nel 1958 pubblicò “Il crollo” (“Things Fall Apart”), la sua opera più famosa, che altro non è che una rappresentazione della frizione tra i valori tradizionali e gli effetti del dominio coloniale, così come della tensione tra un’idea di mascolinità e femminilità in società altamente patriarcali. Il libro è studiato nelle scuole come pietra miliare della letteratura africana. Achebe, scrittore e poeta nigeriano, è anche un noto critico letterario, famigerato per la sua critica spietata a “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad (1899), liquidato come romanzo esemplificativo del razzismo di una persona del tutto estranea all’Africa e poco informata a riguardo.

Nel 2007 è stato vincitore del Man Booker International Prize. Appartenente alla generazione di scrittori africani dopo China Achebe, si dice che Ayi Kesi Armah “incarni un’era di intensa disperazione”. Lo scrittore ghanese è noto per i suoi romanza “The Beautiful Ones Are Not Yet Born” (1968), “Two Thousand Seasons” (1973) e “The Healers” (1978). È anche autore di saggi, poesie, racconti e libri per bambini. Il lavoro di Armah ha suscitato una forte reazione da parte di molti critici. Come saggista, Armah si è occupato dell’identità e della difficile situazione dell’Africa. La sua principale preoccupazione è la creazione di un’agenzia panafricana che abbracci tutte le diverse culture e lingue del continente. Armah ha chiesto l’adozione del kiswahili come lingua continentale.

Mariama Bâ è stata una scrittrice e femminista senegalese, musulmana, i cui romanzi in lingua francese sono stati entrambi tradotti in più di una dozzina di lingue. La sua frustrazione per il destino delle donne africane è espressa nel suo primo romanzo, “Une si longue lettre” (So Long a Letter) del 1979. In quest’opera epistolare semi-autobiografica Bâ descrive il dolore e la rassegnazione di una donna che deve condividere il lutto per il suo defunto marito con la sua seconda moglie più giovane. Questo breve libro è stato insignito del primo Premio Noma per l’editoria in Africa nel 1980.

Abdulrazak Gurnah, scrittore tanzaniano di nascita ma residente in Inghilterra, è il vincitore del premio Nobel della Letteratura 2021. I suoi libri da recuperare assolutamente, se si vuole approfondire la propria conoscenza sulla letteratura africana, sono senza dubbio “Disertion“( “Il Disertore”), edito nel 2006 da Garzanti, ma  quasi introvabile nelle librerie, “Paradise” del 1994,  “Admiring Silence” (1996) e “By the Sea” (Sulla riva del mare, 2001). Proprio quest’ultimo, edito dalla Nave di Teseo, invade le librerie dall’annuncio dell’assegnazione del premio svedese. Riconoscendo nella sua opera letteraria la novità apportata dalla sua capacità di “intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”, Gurnah è stato insignito del più alto riconoscimento letterario.

Quelli elencati e citati oggi sono solo alcuni dei protagonisti della letteratura africana contemporanea, che oggi, grazie al riconoscimento internazionale ottenuto da Gurnah, si conferma una realtà tanto vasta quanto ignorata dai più, vivace e tutta da scoprire. La vittoria dell’autore tanzaniano spingerà gli editori italiani a fare scouting letterario nel continente africano? Noi speriamo di sì.

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