Cina Africa

Forum Cina-Africa 2024: un cambio di passo

Tra il 4 e il 6 settembre 2024 si è riunito a Pechino il nono Forum sulla Cooperazione Cina-Africa (detto FOCAC nell’acronimo in lingua inglese). Si tratta del forum ufficiale nel quale vengono definite le relazioni tra la Repubblica Popolare Cinese e gli Stati del continente africano che – a partire dal 2000 – si incontrano ogni tre anni, alternando la sede tra Pechino e una capitale africana.

Il Forum precedente

Con il Dakar Action Plan, frutto dello scorso vertice FOCAC tenutosi a Dakar nel 2021, la Cina si è impegnata ad importare beni dall’Africa per un valore di 300 miliardi di dollari nel triennio 2022-2024. Ciò ha contribuito ad alimentare la visione – che in molti hanno – secondo cui il Forum è improntato primariamente su una dinamica donatore-beneficiario, in cui i Paesi africani assistono passivamente al dispiegarsi dell’agenda cinese, che segue una strategia ben strutturata e ambiziosa: affermarsi come leader e principale soggetto influente nei confronti del cosiddetto “Sud Globale”, che comprende i Paesi in via di sviluppo, tra cui ovviamente quelli del continente africano.

Gli sforzi profusi dalla Cina negli ultimi vent’anni, peraltro, hanno già dato alcuni risultati. Il colosso asiatico è al momento il primo partner commerciale per l’Africa: circa un quarto delle esportazioni africane – principalmente minerali, metalli e combustibili – è diretto in Cina.

Secondo il ministero degli esteri cinese, il volume annuale degli affari tra Cina e Africa potrebbe raggiungere i 300 miliardi di dollari entro il 2035, con tutte le conseguenze che ciò comporta dal punto di vista dei rapporti di forza politici e diplomatici, oltre che strettamente economici.

La situazione attuale

Il quadro in cui questo forum si è inserito è di grande fragilità per quanto riguarda le economie africane, ancora fortemente scosse dalle conseguenze della pandemia da Covid-19, oltre che di estrema instabilità sociale e politica, resa evidente dai numerosi colpi di Stato succedutisi negli ultimi tre anni, le involuzioni autoritarie e le imponenti proteste popolari che hanno recentemente avuto luogo in svariati Paesi del continente.

Rispetto al passato, però, questo forum è stato per la prima volta un reale dialogo tra due soggetti che tendono sempre più ad essere alla pari. 

La posizione della Cina come grande creditrice nei confronti del continente – che fino a qualche anno fa era solida e indiscutibile – adesso inizia a dover fare i conti con la volontà dei Paesi africani di giocare un ruolo maggiormente attivo e consapevole, il cui primo passo è sottrarsi alla pressione che i debiti nei confronti della Cina rappresentano.

Il Forum 2024

Il FOCAC 2024 – che possiamo vedere come un primo cambio di passo nelle relazioni tra i due soggetti – si è aperto con le dichiarazioni di impegno da parte del Presidente cinese Xi Jinping per aumentare il sostegno economico all’Africa mediante un finanziamento da oltre 50 miliardi di dollari e la promessa di creare un milione di posti di lavoro.

Nella ridefinizione degli equilibri che questo forum ha sembrato avviare, assolutamente significative sono state le dichiarazioni del Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, il quale ha inaugurato il forum sottolineando come i rapporti commerciali siano al momento ancora troppo sbilanciati verso la Cina e chiedendo sostanzialmente una moratoria sui debiti che i Paesi africani hanno nei confronti del Dragone.

Un mutamento si sta registrando anche sul versante di ciò che il continente africano riceve (e riceverà) dallo scambio commerciale con il gigante orientale: se in passato esso si traducevano in interventi infrastrutturali in tutta l’Africa in cambio delle risorse di cui il continente è ricco, adesso l’intenzione della Cina è quella di esportare prodotti a valore aggiunto, specialmente nel campo del green, dell’automazione e dell’information technology.

È stata poi rimarcata l’intenzione di implementare le relazioni economiche tra i due soggetti in maniera coerente e coordinata con la China-Africa Cooperation Vision 2035, il progetto di cooperazione e sviluppo a medio e lungo termine tra la Cina e il continente africano. 

Per quanto riguarda la posizione del Kenya in particolare, in un incontro bilaterale a margine del Forum, il presidente keniota William Ruto e quello cinese Xi Jinping hanno ribadito la cooperazione in atto già da tempo tra i due Paesi, sottolineando l’importanza della Belt and Road initiative, dei progetti infrastrutturali realizzati fino ad ora e degli sforzi congiunti per un futuro miglioramento della cooperazione in campi cruciali come la transizione digitale, una nuova politica energetica e lo sviluppo di iniziative a favore delle giovani generazioni.

L’Africa alza la testa

Il segnale importante e positivo che possiamo trarre dal FOCAC 2024 è che – per dirla con parole semplici – l’Africa sta alzando la testa e si sta guardando intorno, assumendo una posizione sempre più autonoma e consapevole di se stessa, delle proprie potenzialità e dei propri interessi.

Per avviare e sostenere un vero sviluppo economico, l’Africa ha capito che occorre intraprendere un processo di reale industrializzazione, ponendosi come un interlocutore che vuole costruire una politica industriale, a cui la Cina non era abituata fino a questo momento.

La rimodulazione dei rapporti tra i due soggetti che sembra delinearsi, dunque, vede sempre più l’Africa e la Cina come soggetti in un dialogo alla pari: questa dinamica potrebbe finalmente essere uno dei fattori chiave per lanciare un vero sviluppo economico e sociale del continente africano.

Per approfondire sul Forum Cina-Africa

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