turismo in Kenya

Fare turismo in Kenya

State cercando una destinazione dove trascorrere delle vacanze interessanti? Oppure, state pensando a un viaggio dell’ultimo minuto in occasione delle festività natalizie, sicuro e in conformità con le restrizioni determinate dall’emergenza sanitaria? Fare turismo in Kenya può essere una soluzione per visitare un Paese denso di bellezze ma anche di grandi contraddizioni.

Turismo in Kenya: Into the Wild

Certamente il Kenya non manca di località da vedere e di cose da fare, perché è un posto meraviglioso da scoprire, ricco di qualsivoglia bellezza paesaggistica e faunistica: si passa dalle montagne alle foreste pluviali, alla savana che diventa a poco a poco zona desertica; una delle principali attrattive del Kenya sono senz’altro gli animali selvatici che popolano la savana, i grandi erbivori (gazzelle, elefanti, giraffe) ma anche i grandi felini, in primis leoni e leopardi che dominano incontrastati il loro habitat naturale. 

Questi animali sono i protagonisti della Rift Valley, nella regione sudoccidentale del Paese, dove troviamo Masai Mara, una riserva naturale amministrata dalle autorità locali famosa per i fenomeni migratori di gnu e zebre fra marzo e aprile e per i suoi leoni. Non una riserva, ma un bel parco, è quello che troviamo nella capitale, il Parco nazionale di Nairobi per l’appunto.  

Il turismo in Kenya tra storia e spiagge

Sulla foce del fiume Galana, affacciata sull’Oceano Indiano, si sviluppa la città di Malindi, non lontana da Mombasa. È una città da visitare, sia per le sue bellezze naturali che per la storia che la riguarda. Fondata nel XV secolo, fu un importante porto per la tratta di schiavi e per il commercio internazionale, e addirittura intercontinentale: testimonianze storiche parlano di presenze cinesi nel XV secolo, Vasco da Gama vi è sbarcato nel 1498, per poi dirigersi verso il Kerala, mentre il gesuita Francesco Saverio vi risiedette per diverso tempo. Insomma, la città è stata un crocevia molto importante.

Se, dopo il salto nel quindicesimo secolo e le passeggiate fra i leoni, voleste riposarvi un po’, potreste prenotare un weekend presso le assolate spiagge dal mare cristallino di Diani Beach. La località è l’ideale sia per gli amanti degli sport acquatici (lo snorkeling e il sub sono molto consigliati per la presenza della bellissima barriera corallina), ma anche per coloro che non disdegnano fare vita notturna e trascorrere serate vivaci in una realtà molto turistica.

Fra le mete turistiche da visitare c’è, inoltre, la cosiddetta Sardegna II, un piccolo atollo al largo della costa di Watamu visitabile durante la bassa marea che ricorda molto le spiagge sarde. Qualche altra località da non perdersi? Il Parco nazionale dello Tsavo, Mombasa e Fort Jesus, il Watamu Marine National Park, le Cascate Lugard e Sheldrick, il Parco Nazionale Aberdare e Treetops Hotel, l’Haller Park e Sentiero naturale Bamburi, l’Arabuko Sokoke Forest, Marafa, l’ Isola di Robinson, il Lago Nakur e tanto altro.

Il turismo in Kenya: Nairobi

Nairobi è certamente una città da visitare, con un importante passato coloniale e architettura contemporanea estremamente moderna,
Tuttavia, Nairobi è anche una metropoli di 5 milioni di abitanti, dove il 60% della popolazione vive nelle 110 baraccopoli che circondano il centro della città.

Opulenza, modernità e bellezza hanno quindi un forte contraltare nelle baraccopoli, o slum.
Qui il tasso dei malati di AIDS sale dal 12% al 60% e, per la maggior parte, colpisce donne e bambini. Il 26% dei bambini tra i 5 e i 14 anni lavora in condizioni disumane: 12 ore al giorno per meno di 2 dollari, e circa 6.000 di loro lavora nella discarica di Dandora, la più grande a cielo aperto d’Africa e la più inquinata del mondo.

È proprio questo il contesto in cui operiamo, nella parte meno appariscente e meno turistica del Kenya. Alice for Children opera a Nairobi da quindici anni e assiste bambini e bambine dello slum, portandoli a scuola e garantendo loro cibo e cure mediche.

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