Il presidente americano Joe Biden sembra intenzionato a rivitalizzare i rapporti con l’Africa. Al Summit tra USA e paesi africani tenutosi ieri, Biden ha promesso una serie di iniziative economiche e sociali all’interno dei vari paesi, anche per recuperare delle relazioni internazionali accantonate dal suo predecessore.
L’Africa è sembrata negli ultimi anni un terreno di conquista per la Cina e per i suoi investimenti strategici.

Biden sembra voler invertire questa tendenza con un nuovo impegno americano nel continente. Le promesse riguardano investimenti per 55 miliardi di dollari nel corso dei prossimi 3 anni, a favore di uno sviluppo tecnologico, economico e in ambito sanitario del continente.

“Gli Stati Uniti hanno grande interesse nel futuro dell’Africa”, ha dichiarato Biden in un discorso alle delegazioni di 49 paesi africani presenti. “Insieme, vogliamo costruire un futuro di opportunità dove nessun viene lasciato indietro.”

Come detto, l’influenza americana in Africa era notevolmente diminuita sotto l’amministrazione Trump, che ha sempre prestato poco attenzione ai 54 paesi africani, spesso confondendo i paesi tra loro o trattandolo l’intero continente alla stregua di un singolo stato di poca importanza.

Alla cena di gala alla Casa Bianca, Biden ha ricordato anche la tragica esperienza della schiavitù, che lega da punto di vista storico e sociale l’Africa agli Stati Uniti. “Ricordiamo gli uomini, le donne e i bambini rapiti e portati sulle nostre coste in catene, una sofferenza inimmaginabili, il peccato originale della nostra nazione.”

Nel corso delle interazioni con i paesi africani, il presidente ha inaugurato una serie di iniziative, incluso un accordo volto a incoraggiare la creazione di un’area di libero scambio a livello continentale; un’iniziativa ferma da diversi anni. Ha anche giurato di aiutare i paesi africani nella transizione verso un’energia pulita e di aiutare la transizione digitale delle loro economie.

Un approccio diverso rispetto alla Cina, che ha sempre interpretato le partnership con i paesi africani concentrandosi sulla costruzione di infrastrutture.

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