Olimpiadi Parigi 2024

Olimpiadi di Parigi 2024: ecco i talenti del Kenya

Venerdì 26 luglio si è aperta ufficialmente la trentatreesima edizione delle Olimpiadi, quella di Parigi 2024, che si protrarrà fino all’11 agosto.

I Paesi partecipanti sono 205, per un totale di quasi undicimila atleti.

Nel ricchissimo calendario degli eventi e tra le migliaia di atleti giunti a Parigi per rappresentare la propria nazione, noi vogliamo concentrarci sul Kenya.

Gli atleti kenioti

Dal punto di vista storico, innanzitutto, il Kenya si posiziona 36esimo nel medagliere dei Giochi olimpici, ovvero la lista di tutti i 140 Paesi che hanno conquistato almeno una medaglia a partire dalla prima edizioni delle Olimpiadi del 1896 ad Atene. Con un totale di 107 medaglie (30 ori, 39 argenti e 30 bronzi), il Kenya è il miglior Paese del continente africano.

La delegazione keniota arrivata a Parigi è composta da 86 atleti – 47 uomini e 39 donne – distribuiti in sei diverse discipline sportive: atletica leggera (che comprende la grande maggioranza degli atleti, con 55 unità), judo, nuoto, pallavolo, rugby a 7 e scherma.

Ad oggi – 2 agosto – alcune competizioni si sono già svolte, mentre altre devono ancora avere luogo. Sino ad ora, il Kenya non ha ancora conquistato alcuna medaglia, classificandosi al nono posto per il rugby a 7 e non superando le fasi iniziali per quanto riguarda il judo, la scherma e la pallavolo femminile.

Per osservare gli atleti più interessanti occorrerà aspettare i risultati della giornata di oggi, a partire dalla quale si inizieranno a disputare la gare di atletica leggera, nelle varianti della corsa (100, 400, 800, 1.500, 3.000, 5.000, 10.000 metri e la maratona).

Sebbene gli atleti in gara capaci di ottenere buoni risultati siano svariati, non possiamo non citarne alcuni illustri.

Eliud Kipchoge: considerato uno dei più grandi maratoneti di tutti i tempi, ha già vinto due medaglie d’oro olimpiche (Rio 2016 e Tokyo 2020) e punta a realizzare il tris quest’anno.

Brigid Kosgei: detentrice del record mondiale di maratona femminile dal 2019 al 2023, argento a Tokyo 2020, è una candidata per una medaglia a Parigi.

Timothy Cheruiyot: medaglia d’argento a Tokyo 2020 e campione mondiale nei 1500 metri piani dal 2019 al 2021, ha ottenuto tre medaglie d’argento nei primi mesi 2024 (Doha, Oslo e Monaco), è uno dei principali favoriti per la vittoria dei 1500 metri di questa edizione dei Giochi olimpici.

Faith Kipyegon: due volte campionessa olimpica nei 1500 metri (Rio 2016 e Tokyo 2020) e detentrice del record mondiale dei 1500 metri piani con 3 minuti, 53 secondi e 11 decimi. Ha recentemente dimostrato di essere in ottima forma anche nei 5000 metri vincendo l’oro mondiale a Budapest 2023.

Beatrice Chepkoech: detentrice del record mondiale e campionessa mondiale nei 3000 metri siepi, è una delle favorite per la medaglia d’oro.

Ferdinand Omanyala: con il record africano dei 100 metri (9.77 secondi), è un buon candidato per una medaglia olimpica.

Vale la pena citare un grande assente, Kelvin Kiptum, tragicamente scomparso all’inizio del 2024 in un incidente stradale. A soli 24 anni, era detentore del record mondiale nella maratona – percorsa in sole 2 ore e 35 secondi – ed era già considerato uno dei migliori maratoneti della sua generazione, se non di sempre.

Lo sport in Kenya

Il Kenya, come è noto, ha una storica e solida tradizione legata alla corsa sulle medie e lunghe distanze: la maggioranza delle classifiche relative ai record in tali discipline è guidata da uno o più atleti kenioti, sia nella sezione maschile, che quella femminile. La quasi totalità di questi corridori proviene dall’area occidentale del Paese e appartiene al gruppo etnico dei Kalenjin.

Purtroppo, a causa del difficilissimo contesto socio-economico e, in generale, del limitatissimo accesso ai servizi e alle poche infrastrutture disponibili, sono migliaia i ragazzi e le ragazze keniote che non hanno la possibilità di intraprendere un percorso sportivo completo e continuo.

La speranza è che nel futuro – auspicabilmente il prima possibile – i numerosi talenti di cui il Kenya è ricco, ma attualmente in una condizione di sostanziale invisibilità, abbiano la possibilità di emergere e rappresentare il loro Paese nelle competizioni internazionali.

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