vaccino per la malaria

Il vaccino per la malaria è una speranza per l’Africa

La malaria continua ad essere una delle malattie più gravi e letali che colpiscono il continente africano. Una malattia che miete ancora centinaia di migliaia di vittime nel mondo ogni anno, e che soprattutto nei luoghi più poveri della terra rappresenta una vera e propria piaga.
Il via libera al vaccino per la malaria rappresenta una grande speranza per milioni di persone e per tutta l’Africa.

La malaria continua a fare vittime

Nel 2018 l’OMS ha stimato, nel mondo, più di 200 milioni di casi e circa 400.000 decessi legati alla malaria. L’85% di questi decessi per malaria è concentrato in 19 Paesi dell’Africa sub-sahariana, oltre che all’India. In solo sei Paesi si sono verificati oltre la metà dei casi di malaria di tutto il mondo: Nigeria (25%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%) e Costa d’Avorio, Mozambico e Niger (4% ciascuno).

La malaria rimane una delle principali cause di malattie infantili e di morte nell’Africa subsahariana. Più di 260 000 bambini africani di età inferiore ai cinque anni muoiono di malaria ogni anno. In Kenya, paese in cui operiamo da più di 15 anni, ci sono circa 3,5 milioni di nuovi casi clinici e 10.700 decessi ogni anno e coloro che vivono nel Kenya occidentale hanno un rischio particolarmente elevato di contrarre la malaria.

La malaria è una malattia curabile

Aldilà della profilassi antimalarica, che la maggior parte delle persone esegue per andare in viaggio, per lavoro o turismo, in Africa, la malaria resta comunque una malattia prevedibile e curabile.

Il miglior modo per prevenire la malaria è un metodo apparentemente rudimentale: si tratta di zanzariere con cui proteggere gli ambienti domestici, in particolar modo il proprio letto, e quindi difendersi dalle zanzare che trasmettono questa malattia.

Come detto, un mezzo molto rudimentale e apparentemente semplice, ma che milioni di persone non possono permettersi e procurarsi.

Così come non possono curarsi le cure che permettono di tenere sotto controllo e di superare la malattia. I sistemi sanitari africani sono spesso inefficienti e non gratuiti, e quindi escludono milioni di persone povere, vulnerabili e spesso con condizioni di salute già debilitate.
Una malattia che può quindi essere curata diventa letale per centinaia di migliaia di persone, in gran parte bambini.

Il vaccino per la malaria dà una nuova speranza

Il via libera ad un vaccino per la malaria rappresenta di certo un grande passo in avanti e una grande speranza. Oggi, la disponibilità di un vaccino, dopo anni e anni di tentativi, è senza dubbio uno dei più grandi successi della medicina.

Prima dell’ok dell’Oms sono stati effettuati dei programmi pilota di immunizzazione in Ghana, Kenya e Malawi. Il vaccino a questo punto dovrebbe essere distribuito nell’Africa subsahariana e in altre regioni con trasmissione della malaria da moderata a elevata.  

Il farmaco, appena approvato e prodotto dall’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline, dovrà essere somministrato in quattro dosi nei bambini con più di 5 mesi. La malaria colpisce da tempo soprattutto neonati e bambini. 

Rappresenta il nuovo più grande strumento per la lotta contro la malaria, paragonabile, per importanza, solo alle zanzariere di protezione proprio contro le zanzare.

Un nuovo strumento che promette di salvare migliaia e migliaia di persone e che speriamo diventi il prima possibile disponibile anche per i più poveri. Speriamo che anche le comunità delle baraccopoli di Nairobi, in cui operiamo da ben 15 anni, possano accedere a questo nuovo vaccino il prima possibile.

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