volontariato in africa durante la pandemia

Volontariato in Africa durante la pandemia: come orientarsi?

La pandemia ha cambiato radicalmente i paradigmi della nostra vita quotidiana, mettendoci davanti a regole e modi di vivere quotidianamente molti diversi da quelli a cui eravamo abituati.
Uno dei frangenti che più sono stati coinvolti dalla pandemia sono ovviamente i viaggi all’estero e intercontinentali.

Per chi, come la nostra associazione, ha a che fare ogni anno con decine di volontari che danno il loro contributo nei nostri progetti nello slum di Nairobi, il Covid-19 ha cambiato ha rappresentato un cambio radicale nel nostro lavoro, impedendo per molti mesi i viaggi dei volontari in Kenya.

Come organizzare un viaggio di volontariato in Africa durante la pandemia?

La pandemia sembra, almeno nei paesi occidentali, aver superato il momento di massima espansione e gravità. Ci aspettano sicuramente altri mesi in cui la prudenza sarà necessaria, ma possiamo cominciare a programmare la nostra vita sperando di tornare a ritmi e usanze precedenti alla pandemia.

Tra questi, sicuramente l’abitudine di programmare viaggi ed esperienze all’estero.
Probabilmente prima che scoppiasse la pandemia volevi fare un’esperienza di volontariato in Africa e forse stavi già organizzando la tua partenza e avevi selezionato un’organizzazione con cui partire.

Poi però, lo scoppio della pandemia ha interrotto il tutto e ora ti stai chiedendo come organizzare un viaggio di volontariato in Africa durante la pandemia, sperando di poter partire già nel 2022.

Per farlo, occorre tenere in considerazione alcuni fattori.

Primo passo, scegli l’organizzazione giusta

Il primo passo per andare in Africa a fare volontariato è ovviamente scegliere dove andare. L’Africa è un continente variegato e con profonde differenze al suo interno. Differenze economiche e sociali, ma anche linguistiche e culturali con cui sarà necessario interfacciassi, una volta arrivati sul posto. 

Se si desidera fare volontariato con i bambini in Africa, ad esempio, occorrerà rivolgersi ad un’organizzazione che si occupa di bambini meno fortunati, in un contesto in cui ci si presenteranno minori barriere culturali e linguistiche. 
Conoscere il contesto in cui si andrà a lavorare è quindi fondamentale. I volontari che fanno un’esperienza in Africa con Alice for Children iniziano il loro percorso partecipando ad uno dei nostri Kenya Day, in cui entrano in contatto con il contesto delle baraccopoli in cui operiamo, capiscono qual è il nostro lavoro e cosa può offrire loro il nostro programma per i volontari. 

In questo modo si può conoscere meglio il contesto del Kenya e capire le difficoltà a cui si andrà incontro. 

Per quanto riguarda il Covid-19 e le esperienze di volontariato durante la pandemia, è bene assicurarsi che l’organizzazione con cui partire ponga grande attenzione nella prevenzione e nella protezione dei propri volontari. In molti paesi africani la percentuale di vaccinazione è molto bassa; proprio per questo avere a che fare con un’organizzazione attenta alle esigenze e alla sicurezza dei volontari è una garanzia di poter fare un’esperienza di volontariato durante la pandemia in piena tranquillità.

Proprio per mettere al primo posto la sicurezza dei nostri volontari, Alice for Children ha deciso di bloccare ogni partenza per il Kenya proprio all’inizio della pandemia, e ha deciso di riprenderle con regolarità non prima di Marzo 2022.

Conoscere la situazione del paese in cui si vuole andare

Un altro aspetto importante di un’esperienza di volontariato in Africa durante la pandemia è sicuramente la situazione specifica del paese dove si intende andare. Sapere il tasso di vaccinazione, l’andamento della curva dei contagi e soprattutto le disposizioni, ed eventuali restrizioni, decise dal governo possono aiutare a capire il grado di sicurezza del paese e soprattutto se parte delle esperienze che si vogliono fare saranno o meno possibili.

Non solo, un altro aspetto fondamentale è rappresentato dalla regolamentazione dei viaggi tra Italia e il paese di destinazione. Bisogna infatti sapere se all’arrivo nel paese, o al ritorno da questo, è previsto un periodo di quarantena.

Dal momento che le regole sono in costante evoluzione, è bene monitorare il sito dei ministeri degli esteri dei due paesi per non perdersi nessuna novità.

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