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Adozione a distanza: è possibile conoscere il bambino che si sostiene?

Quando si adotta a distanza, è possibile conoscere il bambino che si va a sostenere?

Cos’è l’adozione a distanza?

Innanzitutto, cosa vuol dire adottare un bambino a distanza?
Adottare a distanza un bambino significa sostenerlo con una donazione regolare durante tutta la sua crescita. Significa permettergli di andare a scuola, assicurargli cibo e cure mediche e dargli la possibilità di vivere un’infanzia normale e di costruirsi un futuro.

Non si tratta quindi di una semplice donazione rivolta a un progetto generico o alle attività di un’associazione, ma di un sostegno mirato verso un bambino. Un sostegno che per lui o per lei può fare tutta la differenza del mondo.

L’adozione a distanza con Alice for Children

Alice for Children opera nelle baraccopoli di Nairobi da più 15 anni, aiutando l’infanzia più vulnerabile. Le baraccopoli di Nairobi sono grandi agglomerati urbani composti da baracche di pochi metri quadri senza acqua corrente o elettricità.

I bambini dello slum non possono andare a scuola ma sono costretti a lavorare nella discarica di Dandora per pochi centesimi al giorno.

Oggi, grazie alle nostre scuole nelle baraccopoli ma soprattutto grazie ai nostri genitori a distanza, aiutiamo già di 3000 bambini e diamo loro la possibilità di costruirsi un futuro.

Adottare a distanza con Alice for Children vuol dire fare la differenza per un bambino di una delle zone più povere del pianeta.

Ma quindi, è possibile conoscere il bambino che si sostiene?

Conoscere il bambino che si sostiene a distanza è una grande garanzia sull’effettivo impatto e sulla destinazione della propria donazione. Permette di farsi raccontare da lui quanto l’adozione a distanza gli abbia cambiato la vita ed è una garanzia sulla serietà del programma di sostegno a distanza.

I genitori a distanza che scelgono di adottare con Alice for Children possono conoscere il bambino che sostengono tramite letterine e aggiornamenti, ma anche parlando direttamente con lui tramite delle chiamate su Skype.

Non solo, periodicamente l’associazione organizza viaggi nelle baraccopoli di Nairobi dedicati anche ai genitori a distanza per poter conoscere di persona il bambino che sostengono.

Crediamo che l’adozione a distanza comporti anche la creazione di un vero e proprio rapporto diretto tra genitore e bambino. E che sia diritto di ogni genitore a distanza conoscere il bambino che sostiene, seguire la sua crescita e vedere, giorno dopo giorno, quanto la sua vita sta cambiando grazie a una donazione regolare.

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