induismo in Kenya

Induismo in Kenya

Sembra strano parlare di induismo in Kenya, ma la realtà è non molti sanno che ci sono migliaia di indiani in Kenya e in tutta l’Africa orientale c’è una considerevole presenza di indiani. Attualmente, gli “indiani-kenioti” sono circa 100 mila e sono dislocati nelle maggiori aree urbane di Nairobi e Mumbasa.
Così come molto diffusa, in questa comunità, è la religione induista.

Indiani in Kenya

Nel 1925, circa 25 mila indiani furono “portati”, dai britannici nell’Africa orientale, con lo scopo di costruire una tratta ferroviaria che collegasse il Kenya all’Uganda. Negli anni a seguire, gli indiani prosperarono e si adattarono alle politiche inglesi più di quanto non fecero le popolazioni native, forse perché già oggetto della dominazione britannica.

Nel ’60, molti indiani, sollecitati dagli stessi britannici a stabilirsi nelle colonie dell’Africa orientale, si trasferirono in Kenya, raggiungendo il numero di circa 170 mila persone, per lo più mercanti, artigiani e operai.

Induismo in Kenya

Proprio per questa radice storia della comunità di origine indiana in Kenya, il paese africano è uno dei tre paesi del continente nero a riconoscere l’induismo come religione minoritaria.
Nel paese sono presenti numerosi templi induisti, soprattutto nelle grandi città e nelle regioni costiere.
Nel 2019, venivano censite 60287 persone di religione induista nel paese, pari allo 0,13% della popolazione totale.

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