La storia di Samantha

In occasione della Giornata mondiale in memoria delle vittime di Coronavirus, vogliamo raccontarvi la storia di Samantha.
Samantha, ha 28 anni, ed è la mamma di Emmanuel, uno dei tanti bambini che frequenta le nostre scuole nelle baraccopoli di Nairobi. Emmanuel ha 11 anni e ha delle grandissime difficoltà perchè nato ermafrodita, rifiutato dalla società, abbandonato dal padre e con un rapporto difficilissimo con la stessa madre.


Samantha fa molta fatica ad accettare la condizione del figlio e ha cercato in noi un supporto, una guida, nella gestione della situazione.È rimasta completamente sola al mondo, e sola, ammalata e debilitata, l’abbiamo incontrata nella sua piccola baracca dello slum. Sola con le sue lacrime e le sue preghiere – l’unica cosa che ha potuto “offrire” durante la nostra visita. Lacrime perchè oltre ad Emmanuel, ora dovrà prendersi cura di un altro figlio.
Samantha è incinta, aspetta un bambino frutto di una terribile violenza avvenuta un pomeriggio al rientro dalla discarica, dove lavora senza sosta ogni giorno. Aspetta un bambino che non ha colpe, del quale però non sa come potrà fare a prendersene cura…
Apparentemente la storia di Samantha ha poco a che fare con la ricorrenza di oggi. Ma non è così. Samantha, purtroppo, è una delle migliaia di persone della baraccopoli di Nairobi a non aver ricevuto ancora il vaccino contro il Covid-19. La sua condizione è molto precaria, così come quella del suo bambino. Se dovesse contrarre il virus per loro sarebbe la fine.

Essere vittime del Covid in uno slum

In un contesto di povertà assoluta, di precarietà estrema come lo slum, restare vittime del Covid è, purtroppo, molto più semplice. Basta che la malattia impedisca di lavorare con continuità, di uscire dalla propria baracca, di aver bisogno di medicinali o di un aiuto ospedaliero senza poter accedere ad alcuna struttura.

Basta vivere in un nucleo familiare in cui vi sono figli a cui badare e da mantenere, senza poterlo fare a causa di restrizioni o quarantene.
Anche Samantha, purtroppo, può restare vittima del Coronavirus.

Tu puoi proteggere la sua salute, donandole un vaccino!

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