istruzione femminile

L’importanza dell’istruzione femminile in Africa

L’istruzione femminile rappresenta un mezzo fondamentale per combattere le discriminazioni di genere e raggiungere una vera uguaglianza. Portare un bambina a scuola significa darle la possibilità di costruirsi un futuro, di non essere discriminata rispetto ai maschi e soprattutto di non essere vincolata ad una situazione di sudditanza e di povertà soltanto a causa del suo essere donna. Questo è particolarmente vero per quanto riguarda l’Africa, dove esistono ancora gravi forme di discriminazione verso le bambine, soprattutto per quanto riguarda l’accesso a scuola.

L’istruzione femminile: I numeri

Secondo i dati Unesco datati 201952 milioni di bambine in Africa non frequentavano la scuola, e ben 4 milioni non avevano mai messo piede in un’aula scolastica; il doppio rispetto ai ragazzi. 

Se pensiamo che uno degli obiettivi per il 2030, all’interno dei Sustainable Development Goals, riguarda anche la parità di genere in campo educativo, questi dati rappresentano un grave problema che va affrontato rapidamente. A rischio ci sono infatti i diritti umani di un’intera generazione di bambine africane. 

In Kenya, paese dove operiamo da più di 15 anni, la situazione non è molto diversa. 
Circa un quarto delle bambine del paese non completa il ciclo scolastico primario. Un numero già di per sé altissimo ma aggravato dalle gravi disuguaglianze che riguardano l’accesso all’istruzione. 

Nelle baraccopoli di Nairobi, dove operano i nostri progetti, questa percentuale cresce a dismisura. 

L’educazione femminile nelle baraccopoli di Nairobi

Come detto, nelle baraccopoli di Nairobi la situazione è ancora peggiore. In un contesto di povertà incredibile come è lo slum, moltissime famiglie non possono permettersi di mandare i figli a scuola, ma sono costretti a farli lavorare nella vicina discarica di Dandora per far sì che contribuiscano al debole bilancio familiare. 

Ma anche quelle famiglie che possono permettersi di pagare le tasse scolastiche per un figlio soltanto sceglieranno sempre di mandare a scuola un figlio maschio, reputando l’educazione femminile delle figlie meno importanti, in quanto destinate a sposarsi appena raggiunta l’età da marito. 

Il risultato è che migliaia di bambine non possono andare a scuola ma restano invece vittime della discriminazione di genere. Spesso sono costrette a sposarsi prematuramente e a diventare madri mentre ancora stanno crescendo, oppure, vagando per le strade dello slum, restano vittima di violenze ed abusi. 

L’educazione femminile diventa quindi fondamentale non soltanto per dare alle bambine delle baraccopoli un futuro e la possibilità di affrancarsi dalla povertà in cui sono nate, ma rappresenta anche una forma di protezione e di sicurezza per migliaia di bambine che, al sicuro in un’aula scolastica, possono rimanere lontane dai pericoli in cui incorrerebbero nelle strade delle baraccopoli. 

Alice for Children in prima linea per l’istruzione femminile

Alice for Children opera in Kenya da più di 15 anni. Più nello specifico, lavora ogni giorno nelle baraccopoli di Nairobi, uno dei luoghi più poveri del pianeta. Qui milioni di persone vivono in baracche di pochi metri quadri senza acqua corrente o elettricità.

Qui milioni di bambini e soprattutto bambine non possono andare a scuola. Le bambine, in particolare, sono vittime di gravissime violenze e abusi e sono costrette a sposarsi prematuramente.
Portare a scuola una bambina vuol dire difendere i suoi diritti ma anche difendere la sua incolumità.

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