Da alcuni anni collaboriamo in modo sempre più stretto con Viving, una realtà nata per conservare il ricordo di Virginia Chimenti.
Viving rappresenta per noi un partner di grande importanza, con il quale abbiamo già dato vita a progetti fondamentali per i nostri bambini come il Virginia Day Care, un asilo nido dedicato ai bambini e alle bambine delle baraccopoli.
Nei prossimi giorni sarà inaugurato un nuovo e importante progetto: La nostra Virginia’s Pediatric Dentist Unit per i bambini delle baraccopoli, realizzata in memoria di Virginia Chimenti.
La nuova Virginia’s Pediatric Dentist Unit per i bambini dello slum
La salute del cavo orale fa parte del diritto alla salute. In un contesto di estrema povertà come le baraccopoli si rischia di dimenticarlo, ma è parte integrante di un diritto umano e che “appartiene” a chiunque.
Diritto che va difeso con dei trattamenti sanitari garantiti per tutti, a prescindere dalle condizioni socio economiche in cui si è costretti a vivere.
La famiglia Chimenti-Capogna lo sa molto bene, essendo attiva nell’ambito dentistico da numerosi anni, e per questo ha deciso, insieme a Viving, di garantire questo diritto anche ai bambini delle baraccopoli di Nairobi.
Come? Creando un vero e proprio ambulatorio odontoiatrico all’interno delle strutture del Neema Hospital, fondato dalla Onlus italiana World Friends e finanziata dalla famiglia Chimenti-Capogna.
Il progetto ha visto coinvolti numerosi odontoiatri italiani che negli ultimi mesi hanno organizzato workshop di formazione e allineamento con i loro colleghi keniani, per poter garantire trattamenti sempre più di qualità ai bambini che ne avranno bisogno.
Nei prossimi giorni, una delegazione della famiglia Chimenti-Capogna, insieme a 5 odontoiatri e ai volontari di Viving, effettuerà un viaggio a Nairobi per visitare i nostri progetti, inaugurare ufficialmente la Dentist Unit e dare inizio ad un’attività di visite dentistiche e monitoraggi all’interno delle baraccopoli.
Il modo migliore per dare ufficialmente inizio a questo nuovo progetto e per permettere al personale keniano di conoscere a fondo la condizione di salute dei nostri bambini.