Carolline, una piccola grande storia di successo!

Il nostro lavoro nelle baraccopoli di Nairobi, a contatto con l’infanzia più vulnerabile della capitale keniana, presenta sfide e difficoltà giorno dopo giorno.

Difficoltà aumentate dal modo in cui affrontiamo il nostro lavoro quotidiano e di cui andiamo molto fieri: conoscere ogni bambino, capire la sua storia e guidarlo verso un futuro lontano dalla povertà.
Attraverso un percorso scolastico completo che lo aiuti a diventare grande e guidandolo nella sua crescita a tutto tondo.

Un lavoro come detto non facile e che spesso si scontra con un passato, quello dei nostri bambini, fatto di abusi, violenze e traumi che possono essere superati solo con un attento lavoro educativo e psicologico.

Eppure il nostro è un lavoro che regala delle piccole gioie inattese, che provengono dal percorso di un bambino che va a buon fine, che rompe il ciclo di povertà, ignoranza e spesso violenza in cui era nato.

Carolline, dalle baraccopoli al lavoro di insegnante

Qualche settimana fa, una delle ragazze che era entrata all’interno dei nostri progetti da piccola, Carolline, ha contattato il nostro presidente Diego Masi sul suo profilo Facebook.

Carolline era entrata insieme a suo fratello nei progetti di Alice for Children molti anni fa, quando era ancora una bambina in stato di grave povertà e la nostra associazione muoveva i suoi primi passi.
Ha voluto comunicare al nostro presidente quanto la sua vita sia cambiata da allora: ora fa l’insegnante e sta lavorando per potersi pagare l’università.

Ha un futuro lavorativo sicuro e che le permetterà di avere una vita lontana dalla povertà in cui è nata. Ma avrà anche una professione che le permetterà di aiutare altri bambini del Kenya, magari altri bambini che come lei avevano avuto un’infanzia molto difficile.

Anche suo fratello ha trovato un lavoro sicuro, con un alto grado di professionalizzazione: fa l’infermiere.

Proprio per questo Carolline ha deciso di contattare il nostro presidente: per ringraziare lui e tutta l’associazione per averle dato un’opportunità per un futuro migliore.

Opportunità che lei ha colto in pieno.

Storie come queste fanno fortunatamente parte della nostra quotidianità lavorativa e danno davvero un senso al nostro lavoro.

Lavorare con i bambini e le bambine dello slum di Nairobi non significa soltanto portarli alla scuola primaria, dandogli un’istruzione di base che non dà loro gli strumenti sufficienti per costruirsi un futuro lontano dalla povertà delle baraccopoli.
Significa invece fare un percorso con loro che li aiuti a trovare la loro strada, a completare la loro istruzione e ad affacciarsi nel modo corretto al mondo del lavoro.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn