siccità in africa

La siccità in Africa è sempre più presente. Ed è un problema

La siccità in Africa rappresenta un problema sempre più grave. L’Africa orientale e L’Africa meridionale si ritrovano a dover affrontare lunghi periodi di siccità, a causa soprattutto di un fenomeno naturale che causa un eccessivo surriscaldamento delle acque del Pacifico.

La siccità in Africa è un fenomeno che colpisce numerosi Paesi ogni anno, anche per il classico e regolare scorrere delle stagioni, ma la sua intensità e frequenza sta subendo una crescita costante a causa del cambiamento climatico. 

L’effetto prolungato della scarsità di pioggia può comportare numerosi impatti negativi sulla vita, in particolare sulle vite di coloro che vivono solo di agricoltura o allevamento, di coloro che bevono solamente quando il pozzo più vicino è pieno e di chi è costretto a scappare da ondate di calore o da aree a rischio desertificazione. Per chi vive quindi grazie al settore primario, la siccità in Africa rappresenta una minaccia sempre più incombente, perché rende

Le conseguenze della siccità in Africa

Oggi, purtroppo, la situazione non è migliorata: la stagione delle piogge è saltata, peggiorando la siccità già presente e contribuendo al diffondersi di malattie, come il colera e forme gravi di dissenteria. Le persone che rischiano di morire di fame sono 14,6 milioni e più di 690.000 bambini risultano gravemente malnutriti. Con il peggiorare del cambiamento climatico, saranno sempre più frequenti e più gravi queste crisi alimentari e idriche.

I livelli di malnutrizione in molte zone sono aumentati negli ultimi anni a causa della siccità e dei conflitti. La grave crisi alimentare è una delle principali conseguenze di questo fenomeno, che si aggiunge all’aumento dei costi dei beni primari come grano e mais a causa del conflitto in Ucraina. Un’emergenza che comporta diverse reazioni a catena, come l’insicurezza alimentare e la denutrizione acuta che sta colpendo migliaia di bambini africani, la crescita di malattie causate dalla scarsa igiene per mancanza di acqua.

La devastante siccità ha causato la morte di oltre 9,5 milioni di capi di bestiame, su cui le famiglie di pastori facevano affidamento per il sostentamento e la sussistenza in tutta la regione.

Milioni di litri di latte sono andati perduti a causa della strage del bestiame, lasciando senza un bicchiere di latte al giorno milioni di bambini sotto i cinque anni, con gravi conseguenze per la loro nutrizione.

Quali sono i paesi maggiormente colpiti?

Il fallimento dei raccolti e la decimazione del bestiame sono stati aggravati dall’aumento dei prezzi degli alimenti, nell’Etiopia orientale e meridionale ad esempio, si prevede che l’impatto della siccità peggiorerà ulteriormente nel 2023 in tutte le zone a causa del cambiamento climatico.

Nella zona di Shabelle invece è stata segnalata la perdita totale del raccolto, mentre il bestiame è andato perduto e gli animali sopravvissuti sono solo quelli selvatici. Nel frattempo, le infestazioni di insetti, il prezzo alto dei fattori di produzione agricoli e il prezzo elevato del carburante, stanno danneggiando fortemente la produzione agricola.

In Kenya la mancanza d’acqua, sta letteralmente bruciando i raccolti lasciando senza cibo una grande fascia di popolazione, inclusa quella animale, e sta colpendo 19 delle 23 zone aride e semiaride del paese.

Questo amplifica un fenomeno già molto presente in Kenya: l’urbanizzazione. Sempre più persone si dirigono a Nairobi, la capitale, in cerca di migliori condizioni di vita. La maggior parte di queste persone finisce a vivere nelle baraccopoli che costellano la capitale, a vivere in baracche di pochi metri quadri.

Proprio in questo contesto Alice for Children aiuta più di 3000 bambini, portandoli a scuola e garantendo loro un sostegno dal punto di vista medico e alimentare.


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