Il Congo alla conquista del grano

Con 41 milioni di tonnellate raccolte ogni anno, la Repubblica Democratica del Congo è il secondo produttore mondiale di manioca, dietro ai 60 milioni di tonnellate della Nigeria, ma questo potrebbe cambiare presto. Per limitare le importazioni di grano, le autorità congolesi hanno deciso, alla fine del 2020, di introdurre la farina di manioca nella produzione di pane e dolci. Con il conflitto in corso in Ucraina, la Repubblica Democratica del Congo si è trovata più incline a questo spostamento della manioca per assicurare la sicurezza alimentare del paese, attualmente basato sul grano.

Questa non è una novità, tuttavia. La ricerca sulla manioca è stata condotta da università e istituti, come l’Istituto nazionale per lo studio e la ricerca di agronomia e l’Istituto internazionale di agricoltura tropicale. 

Il 20 dicembre 2020, la RDC ha modificato gli standard dell’industria alimentare nazionale congolese per richiedere un minimo del 5% di farina di manioca per la panificazione e del 10% per i prodotti di pasticceria. 

Per tutto il 2021 sono stati condotti test con ricercatori e operatori economici come Agrikom, scoprendo che si potrebbe fare un buon pane con il 20% di farina di manioca e dolci con tra l’80% e il 100%.

Sono richiesti rigorosi standard sanitari, igienici e ambientali lungo tutta la catena del valore del settore, dalla raccolta al punto vendita. È in corso di definizione, da parte del Ministero della formazione professionale e del lavoro, un elenco dei mestieri e sono già state fissate una serie di norme per garantirne l’efficacia.

L’identificazione dei terreni, la sicurezza, la disponibilità dei produttori e la gestione delle infrastrutture saranno tutti soggetti all’intervento a livello statale per garantire il rispetto delle normative, insieme alla formazione e ai centri commerciali della comunità.

La manioca può davvero produrre abbastanza farina? Per raggiungere questo obiettivo, la produzione di manioca deve essere triplicata. 100 kg di manioca possono produrre tra i 25 e i 30 kg di farina, con alcune varietà più farinose di altre, come confermato dalla responsabile di Agrikom. Varietà migliorate di manioca, combinate con standard rigorosi che garantiscono qualità e sicurezza, possono spostare otto tonnellate di manioca per ettaro tra le 25 e le 30 tonnellate.

Esistono alcune perplessità su questo progetto: come verranno finanziati gli acquisti di attrezzature? Da dove verranno presi i prestiti e a quale tasso? E l’accesso all’acqua e all’elettricità? In che modo verranno migliorate le infrastrutture di trasporto per garantire un trasporto adeguato dei materiali? Al momento, non esiste alcuna strada statale funzionante in tutti i 145 territori della RDC.

Un progetto di questo tipo testimonia però quanto gli stati africani si stiano muovendo per assicurarsi una sicurezza alimentare messa sempre più a repentaglio da siccità e cambiamenti climatici ma anche dalla guerra. Una tendenza che sta cambiando il sistema economico dell’Africa e la sta allontanando sempre già da un contesto di libero scambio globalizzato.

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