donne masai

Difendere i diritti delle donne Masai

La società Masai ha un’organizzazione molto tradizionalista e con un forte stampo patriarcale, gli uomini ricoprono ruoli più attivi e gestiscono le cose importanti. Mentre le donne hanno ruoli marginali e subordinati. 

Le donne Masai hanno storicamente subito una serie di discriminazioni e restrizioni molto forti, che violano i loro diritti. Ad esempio, non avevano il diritto di possedere la terra e venivano considerate proprietà dei loro mariti. Negli ultimi decenni, tuttavia, molte organizzazioni si sono impegnate a promuovere i diritti delle donne Masai. Grazie ai loro sforzi, molte donne Masai hanno ottenuto l’accesso all’istruzione, ai servizi sanitari e ai programmi di microcredito per avviare attività commerciali indipendenti.

Questo ha creato un circolo virtuoso all’interno della comunità, con sempre più donne attive nella difesa dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere. Questo ha portato a un cambiamento culturale, con sempre più persone che riconoscono l’importanza dell’empowerment femminile.

Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare per garantire che le donne Masai abbiano accesso a tutti i loro diritti. 

La vita delle donne Masai è generalmente suddivisa in due fasi: dapprima sono bambine e adolescenti, fino all’età di 16 anni; il secondo gruppo invece è formato dalle donne dai 17 anni in su, ovvero da coloro che, dopo la prima mestruazione, hanno dovuto affrontare il rito di passaggio.

Il rito di passaggio delle donne Masai consiste nella pratica barbara della mutilazione genitale, in pratica viene effettuata una clitoridectomia e, in alcuni clan, anche l’asportazione delle grandi labbra della vagina.

Fortunatamente questa pratica, è una pratica che oggi viene vietata dalla legge e rifiutata dalle ragazze che non vogliono essere mutilate e quindi desiderano avere un rito di passaggio incruento e non invasivo; questo però purtroppo non significa che questa pratica sia stata completamente abbandonata né dai Masai né da altri gruppi etnici del continente.

Verso i 17 anni, dopo il rito di passaggio, le ragazze passano al gruppo successivo; ora sono pronte per il matrimonio ma, siccome difficilmente un giovane guerriero possiede la ricchezza necessaria per mantenere una famiglia, le ragazze sposano un appartenente del gruppo degli anziani, solitamente solo loro hanno una ricchezza in bestiame sufficiente per poter sposare e mantenere qualcuno, oltre che per pagare una dote matrimoniale.

Il rito matrimoniale Masai

La celebrazione di un matrimonio Masai prevede una preparazione e una cerimonia lunga e complessa per la futura sposa. 

Il rituale di vestizione della sposa inizia con la rasatura completa della testa, i Masai sono soliti eseguire questa pratica, in questa e in altri cambi di status, poichè per loro rappresenta un passaggio, un nuovo inizio. 

Dopo di che la ragazza viene vestita dalle proprie parenti con teli di stoffa colorata e viene adornata con tanti monili, in particolare collane, bracciali e orecchini. 

Terminata la vestizione, alla ragazza viene messa dell’erba all’interno delle scarpe e le viene dato il tipico bastone usato dai pastori. 

A questo punto la ragazza è pronta per abbandonare la casa paterna, il padre, come auspicio o benedizione, le sputa un sorso di latte sul collo, sotto i collari di perline.

Lo sposo, mentre aspetta l’arrivo della sposa, sacrifica del bestiame che viene cotto sulla brace e che successivamente verrà offerto ai partecipanti per festeggiare l’avvenuto matrimonio.

Quando arriva alla casa dello sposo l’accoglienza non è delle migliori, infatti i parenti del marito le lanciano sterco di vacca e la ricoprono di insulti; uno degli insulti preferiti consiste nello schernire la ragazza per la sua mancata altezza poiché per i Masai l’altezza è una qualità molto apprezzata e motivo di orgoglio. (Si crede che questa brutta accoglienza sia una sorta di prova che la aiuterà ad affrontare le difficoltà della vita).

 Da questo momento in poi la sposa vivrà in un nuovo Enkang (villaggio) dove si occuperà della manutenzione delle capanne, della raccolta dell’acqua e della legna e si prenderà cura dei bambini.

La poligamia è consentita e accettata dai Masai, la discriminante è sempre legata alla quantità di bestiame posseduto dall’uomo, più egli è ricco e più mogli può avere.

Ogni moglie ha una sua capanna, la capanna della prima moglie viene sempre collocata a destra di quella del marito mentre quella della seconda moglie viene posizionata sulla sinistra.

Come combattere il patriarcato e difendere le donne Masai

Il problema dei diritti delle donne masai è un tema complesso, che richiede un approccio globale e sostenibile per risolverlo. È fondamentale coinvolgere la comunità stessa e lavorare con gli anziani, i capi tribù e altri leader locali. Questo può aiutare a creare una maggiore consapevolezza sulla questione e fornire supporto alla comunità nel processo di cambiamento.

L’istruzione può aiutare a sfidare le tradizioni e le norme culturali che perpetuano il problema. Offrire programmi educativi, formazione e corsi di sensibilizzazione sulla parità di genere potrebbe essere un inizio.

Proprio per questo abbiamo deciso di dedicare l’8 marzo 2023 di Alice for Children proprio alle giovani donne Masai.

Per una bambina Masai è molto difficile concludere un percorso scolastico, mentre la probabilità di essere forzata a sposarsi in giovane età e di sottoporsi ad una gravidanza precoce è molto alta. Non solo per una visione patriarcale del mondo, ma anche per la necessità economica della famiglia, che spesso vede nella dote nuziale un’entrata fondamentale. 

Per questo motivo cerchiamo di accogliere sempre più bambine e ragazze all’interno delle nostre strutture, in accordo con le famiglie. In questo modo è possibile far loro concludere il percorso scolastico, sensibilizzando la comunità sull’importanza della parità di genere e dell’istruzione femminile. 

Per farlo, però, abbiamo bisogno del tuo aiuto, per poter sostenere tutte le spese che un’accoglienza simile comporta e per poter quindi ospitare 60 bambine e bambine Masai.

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