urbanizzazione in Africa

L’impatto dell’urbanizzazione in Africa

L’urbanizzazione in Africa rappresenta una tendenza in costante aumento, che sta cambiando il volto del continente e soprattutto delle principali città africane. Un problema per milioni di africani che si ritrovano a vivere in vere e proprie megalopoli, spesso senza i dovuti servizi e senza dei piani urbanistici adatti ad uno sviluppo così veloce.

Gli effetti dell’urbanizzazione in Africa

Uno dei principali effetti dell’urbanizzazione in Africa è la crescita della popolazione urbana. Secondo le previsioni delle Nazioni Unite, entro il 2050 il 56% della popolazione africana vivrà nelle città, rispetto al 36% del 2010. Questo aumento della popolazione urbana ha portato a un aumento della domanda di alloggi, servizi pubblici, istruzione e lavoro. Tuttavia, la maggior parte delle città africane non è riuscita a soddisfare queste esigenze a causa della mancanza di risorse e infrastrutture.

Le innovazioni tecnologiche e il progresso non sempre vanno di pari passo con il miglioramento dell’ambiente. Le abitudini della civiltà odierna hanno contribuito al surriscaldamento climatico e al conseguente inquinamento dell’aria. Sia nei paesi poveri che in quelli ricchi, l’aria delle città sta diventando sempre più irrespirabile. 

L’urbanizzazione in Africa può anche portare a problemi sociali ed economici come la disoccupazione, la povertà, la criminalità e la disuguaglianza. Le città africane spesso non riescono a soddisfare le esigenze di base della popolazione, come l’accesso all’acqua potabile, alle strutture igieniche e all’energia elettrica, causando un elevato tasso di mortalità infantile e di malattie.

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, anche in Africa l’inquinamento è alto e causa morti in tutto il continente. Il Ghana è fra i paesi dove si riscontrano più casi di malattia da inquinamento

Il Kenya ha registrato il più alto tasso di decessi legati all’inquinamento atmosferico domestico, tra i cinque paesi analizzati, con 44 decessi per 100mila persone nel 2019. Tra i più colpiti i bambini, con l’11,8% dei decessi di quelli sotto i cinque anni collegati proprio a questo caso. Il Kenya ha però registrato il miglioramento maggiore nel paese.

I neonati e i bambini sotto i cinque anni sono la fascia d’età più a rischio quando parliamo di inquinamento in Africa. Nel 2019 il 14% di tutti i decessi al di sotto dei cinque anni in Africa era legato all’inquinamento atmosferico. Anche l’esposizione all’inquinamento atmosferico nel grembo materno è associata alla nascita prematura e la respirazione di aria inquinata durante i primi anni di vita può contribuire a infezioni mortali delle vie respiratorie inferiori.

Nell’Africa subsahariana, si stima che il 75% della popolazione si affidi alla combustione di solidi come carbone, legna e sterco per cucinare, esponendo così oltre 800 milioni di persone ad alte concentrazioni di inquinanti nocivi in casa ogni giorno. L’esposizione all’inquinamento atmosferico derivante dall’uso domestico di combustibili solidi e fonti fossili si combina con i cambiamenti demografici e di altro tipo che influenzano la salute di base della popolazione.

Un altro impatto dell’urbanizzazione in Africa è la distruzione degli habitat naturali e la perdita della biodiversità. Le città spesso si espandono alle spese delle aree naturali circostanti, causando la distruzione delle foreste, delle zone umide e dei fiumi. Ciò può avere un impatto negativo sulle popolazioni animali e vegetali che abitano queste aree e può causare un declino della biodiversità.

L’urbanizzazione in Africa sta anche influenzando l’economia africana. La maggior parte delle attività economiche sono concentrate nelle città, creando una maggiore concorrenza per le risorse tra i residenti urbani e quelli rurali. Ciò ha portato alla migrazione dei lavoratori agricoli verso le città, con conseguente diminuzione della produzione alimentare nelle zone rurali. Inoltre, la concentrazione delle attività economiche nelle città sta creando disuguaglianze economiche tra le regioni urbane e quelle rurali.

Anche la società africana sta cambiando. La rapida crescita delle città sta portando a una maggiore diversità culturale e religiosa, ma sta anche creando nuovi problemi sociali come la criminalità, la povertà e la disuguaglianza. E la mancanza di servizi pubblici nelle città sta creando un divario tra i residenti urbani e quelli rurali, aumentando la tensione sociale.

L’urbanizzazione in africa, sta avendo un impatto significativo, con conseguenze a lungo termine sull’ambiente, l’economia e la società. Per attenuare questi effetti negativi, è necessario investire in infrastrutture, servizi pubblici e istruzione nelle città africane. Inoltre, è necessario trovare modi per aumentare la produzione alimentare nelle zone rurali, per evitare una migrazione massiccia di lavoratori agricoli verso le città. Solo così si potranno creare città sostenibili e inclusivi, che promuovano lo sviluppo economico e sociale dell’Africa.

Le baraccopoli, risultato dell’urbanizzazione in Africa

Alice for Children si interfaccia ogni giorno dal 2006 proprio con gli effetti dell’urbanizzazione in Africa, lavorando nelle baraccopoli di Nairobi.

Le baraccopoli, sono immense distese di baracche di pochi metri quadri, dove circa 3 milioni dei 5 milioni di abitanti della capitale keniana vivono. Qui non esiste acqua corrente o elettricità, la povertà è a livelli altissimi e costringe migliaia di persone a lavorare nella discarica di Dandora, la più grande discarica a cielo aperto d’Africa.

Proprio in questo contesto, lavoriamo per portare a scuola ogni giorno migliaia di bambini, per dare loro un futuro lontano dalla povertà in cui sono nati.

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