I parlamentari in Kenya hanno approvato la nuova “legge di bilancio” per l’anno finanziario 2023/24, la prima del nuovo governo del presidente William Ruto da quando ha vinto la presidenza l’anno scorso.
Il bilancio di quest’anno, che è il più grande nella storia del Kenya, raggiungerà un totale di 3,679 trilioni di scellini (24 miliardi di euro).
Il bilancio 2023-2024 sarà finanziato attraverso una serie di nuove tasse, che vanno dalle importazioni di pesce ai prodotti di bellezza al gioco d’azzardo, e dovrebbero generare 2 miliardi di euro di entrate.
Il governo vuole anche introdurre una sgradita tassa sulle retribuzioni per finanziare un programma di alloggi a basso costo. Inizialmente fissata al 3%, è stata ridotta all’1,5%.
“Dobbiamo fare sacrifici nel breve termine per avere successo nel lungo termine. Dobbiamo sacrificare per il futuro”, ha spiegato il Ministro delle Finanze Njunguna Ndung’u in diretta TV lo scorso giovedì.
Questo progetto di bilancio alimenta le crescenti critiche al Presidente William Ruto, in particolare per l’aumento del costo della vita. Eletto nell’agosto 2022 come portavoce della gente comune, il presidente è accusato di essere impotente di fronte all’aumento dei prezzi che colpisce il Kenya da mesi, e addirittura di averli esacerbati eliminando i sussidi per carburante e farina di mais, elemento fondamentale della alimentazione quotidiana dei kenioti.
Durante la presentazione del bilancio, i parlamentari dell’opposizione della coalizione Azimio, la coalizione guidata da Raila Odinga hanno lasciato la stanza per esprimere il loro dissenso sul testo e sulla tempistica del voto.
Il debito pubblico del Kenya ammonta a 65 miliardi di dollari, ovvero circa il 67% del prodotto interno lordo, ripagare questo debito sta diventando sempre più difficile dato che lo scellino keniano continua a svalutarsi.
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