povertà degli slum

La povertà degli slum del Kenya in 4 dati

Dal 2006 lavoriamo nelle baraccopoli di Nairobi, uno dei luoghi piace poveri al mondo. Siamo a contatto quotidianamente con la povertà degli slum, che colpisce milioni e milioni di persone.

Lavoriamo per aiutare l’infanzia più vulnerabile, per portare quanti più bambini a scuola e difendere la loro infanzia dalla povera e dal lavoro minorile. Parte del nostro lavoro è anche quello di comunicare a tutti i nostri donatori quanto lo slum sia un luogo infernale dove vivere, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un pezzo di mondo dimenticato ma che diventa man mano sempre già preponderante.

Capire la povertà degli slum

Per farlo, questi 4 dati risultano particolarmente utili.

Nello slum di Kibera, il più grande di Nairobi, il tasso di disoccupazione supera il 50%. A peggiorare la situazione, l fatto che moltissimi dei lavori disponibili per gli abitanti delle baraccopoli non permettono affatto di sopravvivere. Sono lavori saltuari, irregolari e mal pagati.

Un’indagine promossa dal Governo del Kenya e dal the Security Research and Information Centre (SRIC) riporta che negli slum, il 98,8% dei rispondenti ha assistito ad un crimine nel corso dei 3 mesi precedenti all’inchiesta. L’insicurezza delle baraccopoli è altissima, così come il tasso di criminalità.

Secondo le Nazioni Unite, 3 miliardi di persone vivranno nelle baraccopoli entro il 2050. Una cifra enorme che testimonia come il contesto in cui lavoriamo e che abbiamo imparato a conoscere sempre meglio non sta sparendo, sta invece diventando la normalità in gran parte dell’Africa e dei paesi in via di sviluppo.

il 15% dei 53 milioni di keniani ha accesso solo a fonti d’acqua non sicure e molto primitive, come fiumi e pozzi incontrollati, mentre il 41% manca di servizi igienici adatti. Una percentuale che sale enormemente nelle aree rurali e soprattutto negli slum, dove l’acqua corrente è un privilegio molto raro.

Questi dati non bastano a capire una realtà complessa, contraddittoria e variegata come le baraccopoli, ma danno un’idea della magnitudo del problema che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Problema che, come i dati mostrano, diventerà sempre più grave e impellente.


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