L’urbanizzazione in Africa

Diamo uno sguardo allo stato di salute dell’urbanizzazione in Africa, un fenomeno in rapida crescita di cui però non si parla abbastanza. L’immagine che abbiamo dell’Africa è infatti ancora quella di un continente per lo più disabitato e selvaggio, con grandi distese in cui l’unica presenza umana è data dai turisti che affollano fuori strada per godersi un safari.

In realtà, la situazione è molto diversa, con i tassi di crescita di urbanizzazione in Africa che crescono sempre più.
Tra le cinque maggiori agglomerazioni urbane in Africa ci sono quattro centri familiari di affari globali, media e decisioni politiche: Il Cairo, Lagos, Johannesburg e Kinshasa. Tuttavia, la terza area urbana più grande del continente con 8,5 milioni di abitanti – Onitsha, in Nigeria – non è ancora un nome familiare.

21 delle 50 maggiori agglomerazioni per superficie costruita si trovano in Nigeria e in Kenya. Uno dei principali motori della crescita urbana in Africa è l’espansione delle aree costruite, che porta all’assorbimento e alla fusione con agglomerazioni urbane e insediamenti più piccoli. Le caratteristiche ambientali, come il rilievo e l’uso del suolo, influenzano le forme urbane e la dimensione delle aree costruite.

45 delle 50 aree urbane con la densità più alta in termini di abitanti per chilometro quadrato si trovano in Egitto. L’aridità del clima dell’Egitto determina un particolare modello di uso del suolo che porta a densità di popolazione eccezionalmente elevate.

Di contro, ll novanta percento delle agglomerazioni meno collegate si trova nel deserto del Sahara e nel deserto del Kalahari. Le zone desertiche, in particolar modo quelle del deserto del Sahara, sono infatti tra le poche zone al mondo in cui la componente antropica resta molto limitata, per via ovviamente delle difficili condizioni.

Urbanizzazione in Africa spesso significa baraccopoli

Per urbanizzazione in Africa spesso quello che davvero si intende è sviluppo delle baraccopoli che costellano le principali città africane. Distese infinite di baracche di pochi metri quadri in cui la povertà è altissima e in cui spesso mancano i servizi più basilari, come acqua corrente o elettricità.

Dal 2006 Alice for Children lavora proprio nelle baraccopoli di Nairobi, uno dei luoghi più poveri al mondo, per aiutare i bambini più vulnerabili dello slum.

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