Il Kenya è pronto a riprendere le politiche di deforestazione

Gli ambientalisti in Kenya hanno criticato apertamente l’annuncio del presidente William Ruto riguardo alla revoca di un divieto di abbattimento degli alberi nelle foreste, divieto durato ben sei anni.

Avvertono che, se la decisione non verrà rivalutata, avrà conseguenze devastanti sull’ambiente, compreso il prosciugamento dei fiumi presenti nelle foreste se la copertura arborea venisse abbattuta.

Il Kenya affronta ancora una grave siccità e una crisi climatica intensa, soprattutto nella zona arida del nord.
Ruto ha dichiarato che la decisione di revocare il divieto mirava a creare posti di lavoro per i giovani, mediante l’empowerment economico delle comunità che vivono intorno alle foreste e che dipendono da esse per il loro sostentamento.

“Non possiamo permettere che gli alberi adulti marciscano nelle foreste mentre la popolazione locale soffre per la mancanza di legname”, ha detto Ruto lo scorso fine settimana durante una funzione religiosa nella regione della Rift Valley, definendo il divieto una “stupidaggine”.

Hamisa Zaja, attivista ambientale con sede a Mombasa, ha dichiarato ad Africa Report che la mossa di Ruto è scioccante e inaspettata. “Questo è un grande passo indietro nella conservazione delle nostre foreste”, ha detto Zaja, che ricopre anche il ruolo di segretario generale del partito politico ecologista United Green Movement.

Peter Karanja, proprietario di un negozio di materiali per legname a Nakuru, a ovest di Nairobi, ha invece dichiarato ad Africa Report che la decisione di revocare il divieto è un sospiro di sollievo dopo il crollo della sua attività a causa del divieto.
“La mia famiglia ha sofferto molto a causa del divieto. Ora sono fiducioso che la mia attività prospererà di nuovo”, ha detto.

È quindi molto evidente come ci sia una forma di contrasto tra chi ha interesse a difendere l’ambiente e chi invece si focalizza sulla difficile situazione economica del paese, volendo quindi creare nuovi posti di lavoro.

Il governo dell’ex presidente Uhuru Kenyatta, in cui Ruto ricopriva la carica di vicepresidente, aveva imposto il divieto nel 2018 per combattere l’abbattimento illegale diffuso e per aumentare la copertura forestale del paese al 10%.

Secondo le statistiche del Kenya Forest Service (KFS), il paese ha superato il suo obiettivo minimo del 10% di copertura arborea nel giugno 2022 grazie a una campagna continua di piantumazione di alberi.

Difendendo la revoca del divieto in una serie di tweet, il KFS ha affermato che la decisione è stata presa perché la maggior parte delle foreste in Kenya presenta un gran numero di piantagioni forestali mature e sovramature. Secondo la Legge sulla Conservazione e Gestione delle Foreste del 2016, gli alberi maturi dovrebbero essere utilizzati per garantirne la redditività.

Durante una conferenza sul clima a Parigi, Ruto ha dichiarato che il suo governo aveva pianificato di piantare 15 miliardi di alberi in un decennio per affrontare il fenomeno della desertificazione in Kenya. Inoltre, dal 4 al 6 settembre, Ruto presiederà il primo Summit sul Clima in Africa a Nairobi, dove si prevede la partecipazione di oltre 10.000 delegati per discutere su come consolidare la voce dell’Africa nella lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici nel continente africano.


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