HIV in Africa

HIV in Africa: Una crisi che non accenna a risolversi

Entro la fine del 2020, dei 37,7 milioni di persone al mondo affette da HIV, oltre due terzi (25,4 milioni) vivevano nel continente africano; e questo testimonia la gravità della situazione e della diffusione dell’HIV in Africa. Solo durante quell’anno, in tutto il mondo, 1,5 milioni persone hanno contratto l’HIV e 680 mila sono stati i decessi riconducibili a questa malattia.

La differenza tra HIV e AIDS

L’HIV (Human immunodeficiency virus) è un virus che attacca e distrugge, in particolare, un tipo di globuli bianchi, i linfociti CD4, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Il sistema immunitario viene in tal modo indebolito fino ad annullare la risposta contro altri virus, batteri, protozoi, funghi e tumori.

L’AIDS (Acquired immune deficiency sindrome), invece, identifica uno stadio clinico avanzato dell’infezione da HIV, benché spesso sia usata erroneamente come suo perfetto sinonimo. La drammaticità del virus è data dalla sua invisibilità, dall’assenza di una sua sintomatologia specifica in grado di identificarla; tantoché è possibile vivere per anni senza alcun sintomo, ignari di esserne affetti, mentre il proprio organismo diventa sempre più vulnerabile agli agenti esterni.

Sottoporsi al test HIV è, quindi, l’unico modo per scoprire l’infezione, che una persona può contrarre essenzialmente in tre modi: attraverso atti sessuali non protetti, poiché è veicolato dalle secrezioni vaginali e lo sperma, per via ematica, ossia mediante il contatto col sangue, ma anche durante il parto e l’allattamento materno, perché il latte è un vettore dell’infezione.

DONNE E BAMBINE: LE VITTIME DELL’HIV IN AFRICA 

In Africa, l’HIV colpisce prevalentemente donne e bambine. Si calcola che ogni settimana del 2020, nel mondo, circa 4200 fra ragazze adolescenti e giovani donne di età compresa tra 15 e 24 anni sono state infettate dall’HIV. Le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale hanno 1,5 volte più probabilità di contrarre l’HIV rispetto alle donne che non hanno subito tale violenza.

In Africa sub-sahariana, sei su sette infezioni da HIV riguardano le ragazze comprese fra i 15 e 19 anni, mentre le giovani donne tra i 19 e i 24 hanno il doppio delle probabilità di contrarre l’HIV rispetto agli uomini. Sempre parlando di HIV in Africa, le donne e le ragazze hanno rappresentato il 63% di tutte le nuove infezioni lo scorso anno. 

Alice for Children contro l’HIV in Africa

Ad oggi, non esiste una terapia in grado di curare definitivamente l’HIV, ma esistono terapie antiretrovirali in grado di arginare gli effetti del virus.  Alice for Children, grazie al programma Alice for Health fornisce assistenza sanitaria a centinaia di bambini e famiglie delle baraccopoli di Nairobi. All’interno di questo programma a difesa del diritto alla salute, si inserisce anche un’attenzione particolare per i trattamenti necessari per mantenere sotto controllo malattie particolarmente gravi, come HIV appunto ed anemia falciforme.

Molti dei bambini che vivono nel nostro orfanotrofio e che frequentano le nostre scuole sono affetti da una di queste due malattie, estremamente debilitanti e pericolose se non curate costantemente e nel modo corretto. Malattie che necessitano inoltre di una regime alimentare specifico, che non sarebbe possibile senza il nostro programma di sostegno alimentare rivolto a bambini e famiglie dello slum.

L’accesso alle cure e alle terapie non è garantito, soprattutto nei paesi africani, dove nel 2018 l’OMS aveva calcolato che solo il 64% delle persone infette avevano potuto iniziare il trattamento farmacologico. Per affrontare questo annoso problema, la soluzione migliore e più sostenibile sembra una: la prevenzione. 

Portare i bambini e le bambine nelle nostre strutture scolastiche significa allontanarli da contesti dove è scarso il controllo sulla loro salute e offrire loro un ambiente pulito e sicuro dove sentirsi protetti. Non solo, rappresenta un rifugio sicuro da abusi e violenze sessuali, che costituiscono alcune delle fonti principali di contagio per migliaia di persone delle baraccopoli di Nairobi.

Migliorare la situazione dell’HIV in Africa si presenta quindi come un percorso lungo e a tutto tondo, che passa attraverso il miglioramento della vita nella comunità, la difesa dei diritti di donne e bambine, del diritto allo studio e del diritto alla salute.


Vuoi saperne di più sull’Africa e sulle condizioni di vita nel continente africano? Allora scarica l’App MyAlice, l’App di Alice for Children dove troverai sempre news sempre aggiornate sull’Africa e sul Kenya, paese in cui operiamo dal 2006.

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