maltrattamento delle donne

Ecco cosa possiamo fare contro il maltrattamento delle donne

In questo articolo vogliamo parlare del maltrattamento delle donne, dei loro effetti sulle vittime e delle misure che sono state escogitate per contrastare questo fenomeno. Come si capisce di essere in presenza di una vittima di maltrattamento da parte di un partner, un marito, un amico o un conoscente, e cosa si può fare quando ci si rende conto della situazione? Lo strumento migliore per contrastare il fenomeno è lasciare la parola alle vittime, ascoltarle e star loro vicine.

Ma purtroppo questo non è possibile sempre, in tutti i contesti. Nelle baraccopoli di Nairobi, in cui operiamo da 15 anni, tutto è molto più complesso.

I sintomi del maltrattamento delle donne

Intanto, iniziamo col dire che il maltrattamento e le violenze sulle donne sono sfortunatamente una realtà molto diffusa nel mondo e in Italia. Quando una persona non riesce a comunicare di esserne vittima, o per paura o perché fatica a riconoscerlo, il maltrattamento può essere indicato da sintomi fisici, psicologici e da una serie di comportamenti.

Sotto il profilo psicologico, una donna può mostrare segni di paura, stati d’ansia, stress, attacchi di panico, depressione, perdita di autostima, agitazione, auto colpevolizzazione; i suoi comportamenti possono comprendere ritardi o assenze dal lavoro, agitazione in caso di assenza da casa, racconti incongruenti relativi a lividi o ferite, chiusura o isolamento sociale; mentre sul suo corpo possono essere visibili contusioni, bruciature, lividi, oppure presentare fratture e danni permanenti, quando non tradursi in  aborti spontanei e disordini alimentari. 

L’ascolto come strumento contro il maltrattamento

Quelli elencati qui sopra sono dei segnali, delle avvisaglie di un malessere o di una situazione di maltrattamento delle donne, ma non danno la certezza di trovarsi di fronte a una vittima di violenze e soprusi. L’unico strumento affidabile di diagnosi è il dialogo con la vittima e ascoltarla attentamente.

Le donne sono reticenti a parlare per vergogna, per paura che il compagno lo venga a sapere, per timore di non essere credute, perché pensano che sia colpa loro. E’ molto importante ascoltare, offrire il proprio supporto, con atteggiamento non giudicante. Spesso le donne soggette a maltrattamenti e violenze, quando raccontano le proprie esperienze, mescolano sentimenti contrastanti verso il partner: amore e odio, desiderio di scappare e di riconciliazione; non riescono a condannare fino in fondo gli atti di violenza, magari giustificandoli.

Il maltrattamento delle donne dove non esistono i diritti umani

In molti contesti, l’assistenza alle donne è del tutto assente e queste sono abbandonate a loro stesse. Si pensi alle donne che vivono in paesi in guerra, o dove i diritti umani sono ogni giorno violati: qui le donne sono spesso soggette a qualsiasi forma di maltrattamento e violenza e non hanno via di scampo. In diversi casi le donne migranti decidono di lasciare il proprio paese proprio per paura di subire violenze e maltrattamenti o , spesso,  ne sono già state vittime.

È la situazione del Kenya, dove Alice for Children opera da 15 anni. Nello slum di Korogocho, a Nairobi, i casi di violenza accertati sono aumentati da 123 in febbraio a quasi 800 a giugno 2020. Sembra che oltre il 40% delle donne sposate in questo paese sia stato vittima di violenze domestiche o abusi sessuali. Fattori come i bassi livelli di istruzione, religione e status socioeconomico sono tutti rilevanti quando si esaminano le cause della violenza domestica in Kenya.

Il Coronavirus ha fatto da catalizzatore dei maltrattamenti e delle violenze, infatti quasi 4.000 studentesse sono rimaste incinte nel periodo di lockdown, mentre erano lontane dalle scuole, e nella maggior parte dei casi sarebbero state violentate da parenti. Alice for Children porta istruzione ed educazione all’uguaglianza di genere, per favorire l’empowerment femminile, ma anche aiutando donne e bambini grazie all’operato dei nostri assistenti sociali.

Facciamo di tutto per tutelare le donne e le bambine e assicuriamo a loro la nostra vicinanza e la nostra attenzione quando hanno bisogno di parlare della loro esperienza di  maltrattamenti e violenze.

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