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I medici in Africa in campo per il diritto alla salute

I medici in Africa valgono più dell’oro, del petrolio e dei diamanti; sono una risorsa inestimabile. Nel continente africano ammontano a circa due milioni i lavoratori nel settore medico-sanitario, fra dottori, infermieri/e e ostetriche, su una popolazione totale che si aggira sul miliardo e mezzo di persone.

Un numero molto basso, una risorsa rara che deve far fronte a problematiche dai numeri molto alti: in Africa sub-sahariana, infatti, si concentra il 20% di tutte le persone che nel mondo soffrono di una qualche patologia e nella stessa area si verifica il 50% delle morti infantili globali.

I medici in Africa: i veri eroi

Molti medici in Africa che lavorano nel continente sono cittadini africani che hanno studiato all’estero o occidentali che hanno rinunciato a una carriera in Europa o negli Stati Uniti per dare una mano a chi è meno fortunato. Molti di loro dipendono da organizzazioni non governative che operano senza scopo di lucro e alcuni di questi professionisti prestano la loro competenza a titolo volontario al servizio della salute di persone che, altrimenti, non potrebbero permettersi le cure.

Sullo sfondo rimane una questione: l’assenza di sistemi sanitari in grado di venire incontro ai bisogni delle persone, indiscriminatamente. Ma finché la situazione sarà questa e gli Stati non garantiranno il diritto alla salute di ognuno, saranno inevitabilmente il terzo settore a farsi carico di questa responsabilità.

Molti dei dottori che lavorano nel continente si sono formati in un paese che non è il loro, cogliendo la possibilità di viaggiare e studiare all’estero, dove l’istruzione universitaria è di buon livello e i giovani studenti africani possono usufruire di borse di studio: è questo il vero sviluppo, sano, necessario affinché i paesi africani possano avere un futuro migliore.

Scaturisce da questa convinzione l’iniziativa di molte organizzazioni che avviano dei programmi di formazione direttamente nel continente, collaborando con i ministeri della salute locali e con le comunità, volti a  formare professionisti, come ostetriche e  infermieri, capaci di diffondere le conoscenze essenziali in materia di salute e quindi proteggere dalle principali malattie centinaia di famiglie.

I medici in Africa sono fondamentali. Nairobi, in Kenya, non fa eccezione

L’Africa ha bisogno di medici; lo vediamo tutti i giorni anche a Nairobi. Alice for Children opera da 15 anni nelle baraccopoli di Dandora e Korogocho e quotidianamente presta assistenza sanitaria alle bambine, i bambini e le donne del posto. Constatando un problema strutturale di assistenza sanitaria accessibile a tutti, in assenza di un sistema sanitario pubblico, abbiamo dovuto mettere in piedi degli accordi con le strutture locali.

Per qualsiasi patologia, ci rivolgiamo al Neema Hospital, una struttura ospedaliera fondata dal dottor Morino. Qui, grazie al supporto di una nostra infermiera, ci avvaliamo di un sistema medico di monitoraggio snello e comodo, la telemedicina, che permette ai nostri bambini di essere sottoposti alle visite mediche in remoto, in collegamento con un medico dell’ospedale.

Tutto ciò non sarebbe possibile se il medico italiano, originario di Acqui Terme, Gianfranco Morino non avesse deciso di lavorare dove operiamo anche noi, nei pressi degli slums più affollati ed estesi del Kenya. Il dottore ha aperto nel 2001 il suo progetto «Community-Based Rehabilitation Program», che punta a migliorare le condizioni di salute e l’inclusione sociale dei bambini con disabilità negli slum di Nairobi, le baraccopoli che circondano la capitale keniana.

Alice for Children in campo per il diritto alla salute

Alice for Children è in campo da sempre per il rispetto e la difesa del diritto alla salute dei milioni di abitanti delle baraccopoli di Nairobi.

Grazie al nostro programma Alice for Health lavoriamo per portare assistenza medica e sanitaria a tutti, anche ai più poveri. In Kenya, infatti, la sanità è privata. Ma la maggior parte della popolazione di Nairobi vive nelle baraccopoli, dove si trovano ospedali di comunità, privi di risorse e personale.

Per sopperire a questa situazione, Alice for Children ha iniziato a garantire cure e assistenza sanitaria a tutti i bambini nei diversi progetti grazie a un accordo con due ospedali cittadini.

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