La prima missione in Kenya del nostro staff nel 2022

Nonostante la situazione pandemica non sia ancora risolta definitivamente, in Italia come in Kenya, il nostro staff in Italia ha ripreso i suoi periodici viaggi all’interno dei nostri progetti a Nairobi. Nel mese di ottobre è avvenuto il viaggio del nostro presidente Diego Masi e di sua moglie Daria, i fondatori di Alice for Children; mentre nel mese di gennaio si è tenuto il viaggio-missione di Tania e Valentina, rispettivamente responsabile del programma di volontariato e Project Manager di Alice for Children.

Un momento fondamentale per analizzare la situazione dei progetti, confrontarsi di persona con i membri keniani dello staff, capire quali sono le necessità e le criticità che ogni singolo progetto presenta.

Due settimane davvero piene di appuntamenti, sopralluoghi, riunioni con il nostro staff e con i partner locali che rendono il nostro lavoro possibile.
Ma anche pieni di incontri diretti con i bambini che sosteniamo ogni giorno, di visite alle loro famiglie, di ispezioni nelle nostre scuole e all’interno delle baraccopoli.

Sempre nelle baraccopoli, sono state visitate le scuole di Maranatha, Tom Boya, Wangu e Kayole, le più recenti tra le scuole nello slum che sono entrate a far parte dei nostri programmi. La prima è entrata a far parte del programma di sostegno a distanza nel 2021, le altre 3 scuole hanno appena aderito al programma.

Una conferma di quanto il nostro lavoro stia diventando sempre più capillare e quanto sempre più bambini dello slum possano essere aiutati grazie ai nostri progetti e soprattutto grazie ai nostri sostenitori.

Tania e Valentina, accompagnate da Davide, nostro responsabile delle attività educative in Kenya, hanno anche visitato l’area Masai di Rombo, dove operiamo portando acqua pulita e sostenendo centinaia di bambini.
Qui, esattamente come fatto per le nostre scuole delle baraccopoli, hanno analizzato la situazione di ogni singolo bambino, per poter continuare a cambiare, in meglio la sua vita.

In ultimo, ma non meno importante, hanno presieduto l’inizio della campagna vaccinale contro il Covid-19 che stiamo portando avanti nello slum. Come sapete, i vaccini in Kenya ci sono, ma non esiste una filiera che porti quei vaccini agli abitanti. Noi stiamo cambiando tutto, allestendo dei veri e propri hub vaccinali nelle baraccopoli e sensibilizzando la popolazione sull’importanza della vaccinazione. Per proteggere la salute di tutti ma anche per uscire il prima possibile dalla pandemia.



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