Nelle prossime settimane inizierà la nuova edizione di Alice Italian Food Academy, la nostra scuola professionale di cucina italiana. Dopo i due anni di stop a causa della pandemia, sarà un piacere accogliere decine di studenti delle scuole delle baraccopoli e di Alice Village all’interno delle nostre cucine, dove grazie a insegnanti italiani ed esperti potranno acquisire competenze specifiche sulla cucina italiana.

Grazie a questo corso, avranno una marcia in più quando cercheranno lavoro presso le strutture ricettive e ristorative di tutto il Kenya.

Oggi vogliamo parlarvi di Rodgers, che ha seguito i corsi di Alice Italian Food Academy tre anni fa e che ora torna in qualità di assistente per i nostri insegnanti. Abbiamo parlato un po’ con lui per sapere quali sono le sue impressioni e i suoi ricordi del corso seguito qualche anno fa.

Ciao Rodgers, dicci qualcosa di te?
Mi chiamo Rodgers Omondi e ho 22 anni. Attualmente sto portando a termine l’esame finale per il mio diploma di scuola secondaria.

3 anni fa hai frequentato i corsi di AIFA. Puoi raccontagli un po’ quanto il corso ha aiutato il tuo percorso professionale in questi anni?

Il corso di cucina italiana ha aiutato la mia carriera a prender slancio e mi ha dato grande voglia di fare. Ha rappresentato una svolta nella mia vita, non soltanto professionale.

Hai qualche ricordo speciale del corso che ti va di condividere con noi?

Il ricordo migliore che non potrò mai dimenticare è la Italian Cooking Competition che era stata organizzata all’interno della cucina tra i diversi studenti. Non pensavo proprio che il nostro gruppo si sarebbe classificato secondo.

Sei felice di tornare ad AIFA, stavolta in qualità di assistente per i nostri insegnanti?

Sì, sono felicissimo per questa opportunità. Ad essere sincero non avrei mai pensato di poter fare qualcosa di simile così presto. Ora sta a me lavorare sodo per aiutare ogni studente a raggiungere il suo obiettivo.

Quale pensi sarà la sfida più difficile che dovrei affrontare?

Essendo la mia prima esperienza come “docente”, credo che sarà la gestione del gruppo e dei singoli studenti, soprattutto se ci saranno occasioni in cui non mostreranno molto entusiasmo o in cui avranno qualche difficoltà a collaborare con gli altri studenti. Sono tutti studenti molto giovani come lo ero io, e so che sarà un lavoro stimolante ma impegnativo.

Pensi che frequentare il corso di cucina italiana aiuti davvero i giovani chef a trovare lavoro?

Certo. Penso che un corso di cucina italiana come questo sia una grande opportunità per i giovani keniani. Conoscere a fondo diversi piatti della cucina italiana dà sicuramente una marcia in più a chi desidera lavorare nel mondo della cucina.

Anche per Rodgers questa edizione di AIFA sarà una grande sfida professionale. Siamo sicuri che darà tutto sé stesso e che sarà una presenza fondamentale e un grande supporto per i nostri insegnanti e per tutti gli studenti.

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