Le prime parole di Nadia, insegnante di Alice Italian Food Academy, al suo ritorno in Italia

Nadia Gherardi è una degli insegnanti di Alice Italian Food Academy, la nostra scuola professionale di cucina italiana.
Dopo aver già fatto un’esperienza di insegnamento a Nairobi nel 2019, quest’anno è stata protagonista della prima edizione di AIFA post pandemia, tornando nei nostri progetti.

Dopo tre settimane passate nei nostri progetti, ha fatto ritorno in Italia e al suo lavoro come insegnante presso un istituto alberghiero genovese.

Le abbiamo voluto fare qualche domanda sulla sua nuova esperienza a Nairobi e con AIFA.

Ciao Nadia, la prima domanda non può essere: quali sono le tue impressioni su questo mese passato a Nairobi? Com’è andata la tua esperienza?

È stato un mese molto intenso e piacevole. Ho trovato un solo difetto: è durato davvero troppo poco.

Qual è la tua opinione sulla classe di Alice Italian Food Academy edizione 2022? Che impressione ti hanno fatto i ragazzi?

Mi hanno fatto un’impressione molto buona. Hanno dimostrato tutti il giusto interesse e c’era la giusta dose di maturità, che ha favorito il lavoro di gruppo e l’unione di intenti, ma anche di energia giovanile, che ha reso l’atmosfera sempre piacevole e giocosa.

Passiamo ad un argomento più tecnico, quali sono stati gli aspetti in cui gli studenti hanno avuto maggiori difficoltà?

Uno degli argomenti più difficili da spiegare e da comprendere per molti degli studenti era relativa alla carica batterica negli alimenti che va tenuta sempre sotto controllo. Sono accorgimenti igienici molto importanti per gli standard europei ma ancora non del tutto diffusi in Africa. Per alcuni di loro, che avevano una preparazione scolastica di tipo alberghiero, comprenderne l’importanza è stato inizialmente difficile.

Quali sono invece le attività in cui hai visto un deciso miglioramento in queste settimane?

Sicuramente quelle che concernono l’organizzazione del lavoro. Ora molti degli alunni hanno un approccio molto più professionale e attento quando si approcciano ad una preparazione o al mondo della cucina in generale. Vederli crescere così velocemente è stato davvero piacevole e corroborante.

Cosa porti con te in Italia di questo corso?

Di certo il divertimento provato con i ragazzi e la commozione nel vederne i miglioramenti. Ma mi porterò soprattutto l’impressione di avere a che fare con studenti molto simili a quelli che vedo ogni giorno nel mio lavoro.

Vedo ogni giorno fare gli stessi errori di inesperienza ai miei ragazzi in Italia, ma vedo anche la stessa passione e la stessa fierezza quando si impara qualcosa di nuovo. Nel mondo della cucina le distanze si annullano molto facilmente.

Cosa ti mancherà di più?

Tutti i sorrisi che mi hanno accolta ogni giorno nelle cucine e nelle strutture di Alice Village.

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