diritto al cibo in Kenya

In difesa del diritto al cibo in Kenya

Il diritto al cibo in Kenya, così come in tutta l’Africa, viene ancora violato ogni giorno. Sono milioni e milioni gli abitanti del continente talmente poveri da non mangiare con continuità, così come sono milioni i bambini in stato di denutrizione.
I dati del fenomeno sono ancora allarmanti e diversi fattori ne accentuano ancora gli effetti.

La fame in Africa 

Sono essenzialmente cinque i fattori che mettono a repentaglio la sicurezza alimentare a livello globale e che sono, quindi, le prima cause della fame in Africa, stando a un report pubblicato a marzo 2021 dalla FAO, L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura:

  • Il COVID-19, che ha avuto e in parte continua ad avere un impatto su numerosi Paesi in tutto il mondo, lasciandoli altamente vulnerabili agli shock economici. L’America Latina è la regione più colpita dal declino economico e sarà la più lenta a riprendersi;
  • Conflitti e altre forme di violenza, destinati ad aumentare in alcune parti dell’Afghanistan, nella Repubblica Centrafricana, nel Sahel centrale, in Etiopia, in Nigeria settentrionale, in Mozambico settentrionale, in Somalia, Sud Sudan e Sudan;
  • I cambiamenti climatici, che stanno provocando la fame in diverse parti del mondo, dall’Afghanistan al Madagascar e al Corno d’Africa;
  • L’invasione delle locuste, in Africa orientale e sulla costa del Mar Rosso continuano a destare preoccupazione. Nell’Africa meridionale, in alcune parti dell’Angola, del Botswana, della Namibia, dello Zambia e dello Zimbabwe, le locuste migratorie africane minacciano di devastare i raccolti estivi;
  • La difficoltà di accesso nei paesi più fragili, che impedisce agli attori internazionali di aiutare le persone bisognose contribuendo ad esacerbare le crisi alimentari.
  • La crisi alimentare indotta dalla guerra in Ucraina. Ucraina e Russia costituiscono due dei principali esportatori di cereali nel mondo, le difficoltà che hanno avuto e che avranno nelle esportazione di questi prodotti aumenta la carestia e la fame in Africa.

La fame in Africa nel 2022

La fame in Africa è aumentata negli ultimi dieci anni; più precisamente, il fenomeno ha registrato un peggioramento a partire dal 2013. Stando ai dati di un recente rapporto della FAO, nel 2020 erano 281,6 milioni gli abitanti denutriti, con un aumento di 89,1 milioni rispetto al 2014. Il continente non è afflitto nella stessa misura dall’inedia, infatti circa il 44 percento delle persone denutrite nel continente vive nell’Africa orientale, il 27 percento in Africa occidentale, il 20 percento in Africa centrale, il 6,2 percento in Africa settentrionale e il 2,4 percento in Africa meridionale.  

Oggi, i paesi maggiormente bisognosi di aiuti umanitari nel sostegno alla sicurezza alimentare sono il Sudan del Sud, la regione settentrionale della Nigeria e i Burkina Faso, il Paese più povero del mondo, fidandosi dei dati macroeconomici forniti dalla Banca Mondiale. In Sudan del Sud circa 7,2 milioni di persone, il 60% della popolazione, infatti, lottano ogni giorno per disporre del cibo necessario.

Secondo il World Food Programme, sono già 395.700 le persone che soffrono condizioni di insicurezza alimentare estrema nei tre Stati del nord est della Nigeria (Borno, Yobe e Adamawa), l’area imperversata dalle azioni del terrorismo e dai conflitti. Gli sfollamenti e la pandemia di COVID-19 hanno provocato, tra il 2019 e il 2020, un aumento del 65,7% delle persone che vivono in condizioni di insicurezza alimentare. Su una popolazione di poco più di 21 milioni di persone, in Burkina Faso sono 3,5 milioni le persone che hanno bisogno di aiuto umanitario, di queste circa 2 milioni sono in stato di emergenza alimentare.

L’impegno di Alice for Children la difesa del diritto al cibo in Kenya

In Kenya, Alice for Children opera da quindici anni a sostegno dei più fragili, ovvero i bambini e le bambine nati e  cresciuti nelle baraccopoli di Nairobi, composti da baracche fatiscenti, abitati da milioni di persone che spesso  hanno poco o niente e che per sopravvivere devono raccogliere rifiuti a mani nude per pochi centesimi al giorno. Una situazione peggiorata ulteriormente a causa del Covid e dei lockdown imposti dal governo, che hanno portato alla perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. 

Qui lottiamo ogni giorno contro la fame in Africa, sostenendo dal punto di vista alimentare più di 3000 bambini delle baraccopoli insieme alle loro famiglie.

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