ragazze madri

Il fenomeno delle ragazze madri in Africa

Il fenomeno delle ragazze madri è molto diffuso nell’Africa Sub-Sahariana ed è molto legato al fenomeno dei matrimoni precoci, ovvero quando una ragazza o una bambina è costretta a sposare un uomo molto più grande di lei. Secondo uno studio di UNICEF, oggi le ragazze e le donne sposatesi prima del tempo o quando erano addirittura delle bambine sono 650 milioni. E nel prossimo decennio altre 110 milioni di ragazze, subiranno la stessa sorte.

Le cause principali che alimentano il fenomeno delle ragazze madri sono varie e sono per lo più: tradizioni religiose e norme sociali, ma anche elevati tassi di povertà, disuguaglianze. Tutti fattori che in Africa, soprattutto in realtà rurali o marginalizzate, hanno un’incidenza molto forte.

Le bambine spesso vengono date in sposa a causa di situazioni di estrema povertà, in cui le ragazze vengono vendute per avere una bocca in meno da sfamare; oppure a causa del mancato accesso all’educazione; o quasi sempre per disparità di genere, dove gli uomini pretendono che le donne diventino solo mogli e madri, negandogli l’opportunità di studiare o di lavorare. 

Chiaramente questo problema rappresenta un grande ostacolo nella realizzazione personale delle bambine e delle donne africane, che vengono in questo modo private del loro diritti e del loro futuro. 

I matrimoni infantili porta quindi al fenomeno delle ragazze madri, visto che la maternità diventa di colpo l’unico orizzonte possibile per milioni di ragazze. Cioè conduce ad enormi rischi sia fisici che psicologici; essendo molto giovani, le ragazze tendono ad avere delle complicazioni durante la gravidanza e il parto. 

Il problema dell’istruzione negata alle giovani madri

Nel continente africano, decine di migliaia di ragazze sono bandite o scoraggiate dal frequentare la scuola dopo aver partorito, negandogli così il diritto all’istruzione o qualsiasi opportunità di riscatto.    

Esistono fortunatamente dei casi in controtendenza. In alcuni paesi africani, si riscontra un approccio completamente diverso con l’adozione di leggi che tutelano le ragazze madri. Camerun, Mozambico, Sudafrica e Zambia hanno adottato delle politiche di ‘rientro’’, che permettono alle ragazze di ritornare a scuola dopo aver partorito.

In Senegal le giovani madri devono presentare un certificato medico che accerta la loro salute e la loro idoneità per tornare a scuola. In Malawi le ragazze vengono immediatamente sospese al momento in cui viene scoperta la loro gravidanza, ma passato un anno, possono essere riammesse dopo aver presentato la domanda di riammissione all’istituto che intendono frequentare

Molto di frequente però, le ragazze non tornano più a scuola. Combattere il fenomeno delle ragazze madri e dei matrimoni precoci in generale significa quindi difendere tutta una serie di diritti umani a cui di primo acchito non penseremmo, come appunto il diritto all’istruzione.      

Il progetto Alice Baby Care

Le baraccopoli di Nairobi sono luoghi particolarmente difficile in cui vivere. Milioni di persone vivono in pochi metri quadri, senza acqua corrente o elettricità. Per le donne, questo scenario diventa ancor peggiore.

Sono moltissime le madri ragazze delle baraccopoli. Madri troppo giovani che si trovano a dover crescere dei bambini nelle strade dello slum.

La maggior parte di queste hanno dei bambini ancora molto piccoli a cui badare e sono costrette a lasciarli da soli nelle loro piccole baracche, sperando che non succeda niente fino al loro ritorno, o peggio ancora devono portarli sul posto di lavoro. Il problema è che moltissime di queste madri lavora nella discarica di Dandora, raccogliendo rifiuti plastici e spesso tossici per pochi centesimi al giorno.

I loro figli sono quindi costretti a passare la loro infanzia tra cumuli di rifiuti, con un evidente danno al loro sviluppo psicofisico.

Per questo abbiamo dato vita ad Alice Baby Care, il primo asilo nido delle baraccopoli di Nairobi. L’asilo nido sorge all’interno della baraccopoli di Korogocho, a pochi metri dall’ingresso della discarica di Dandora. 

Qui decine di madri ogni giorno lasciano i loro figli prima di iniziare una dura giornata di lavoro, sapendo che saranno seguiti e accuditi da educatori qualificati e che riceveranno un sostegno alimentare adatto alla loro età, con 4 pasti giornalieri per farli crescere in salute nonostante la denutrizione di cui, spesso, sono rimasti vittime nei loro primi mesi di vita.

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