disuguaglianza in africa

Gli incredibili dati della disuguaglianza in Africa

La disuguaglianza in Africa è un fenomeno complesso e ampio che riguarda molteplici aspetti della vita dei suoi abitanti, tra cui l’accesso all’istruzione, alle risorse economiche e alla salute.

In primo luogo, l’accesso all’istruzione è spesso limitato nelle regioni rurali dell’Africa, dove i bambini devono spesso camminare per chilometri per raggiungere una scuola e dove l’infrastruttura scolastica è spesso carente. Ciò porta a una bassa percentuale di istruiti, specialmente tra le donne, che spesso sono svantaggiate rispetto agli uomini in termini di accesso all’istruzione.

In secondo luogo, la disuguaglianza in Africa si testimonia soprattutto dal punto di vista economico. Molti paesi africani sono ricchi di risorse naturali, ma spesso queste risorse sono controllate da poche persone o da gruppi di interesse. Ciò porta a disuguaglianze economiche estreme, con una grande percentuale della popolazione che vive in povertà e che ha difficoltà a soddisfare le proprie esigenze di base, come cibo, acqua potabile e servizi sanitari adeguati.

Secondo la Banca Mondiale, circa il 41% della popolazione africana vive sotto la soglia di povertà, che viene definita come guadagnare meno di $ 1,90 al giorno. Tuttavia, questa percentuale varia notevolmente da paese a paese, con alcuni paesi come il Sud Africa che hanno una percentuale di povertà inferiore al 20%, mentre altri paesi come il Niger hanno una percentuale di povertà superiore al 80%

La disuguaglianza in Africa riguarda anche la salute. Molte malattie, come la malaria, la tubercolosi e l’HIV/AIDS, sono ancora endemiche in molte parti dell’Africa, e spesso le comunità rurali e povere hanno accesso limitato ai servizi sanitari e ai farmaci necessari per prevenire e curare queste malattie. Ciò porta a disuguaglianze di salute significative tra le comunità ricche e quelle povere.

Un rapporto di Oxfam, ha stabilito che il 10% più ricco della popolazione africana possiede il 61% della ricchezza totale del continente. Tuttavia, in alcuni paesi africani, questa percentuale può essere ancora più alta. Ad esempio, in Sud Africa, il 10% più ricco della popolazione detiene circa il 71% della ricchezza totale.

La parità di genere è un argomento complesso quando si analizza l’Africa. Anche qui infatti, come in molte altre aree del mondo, le tradizioni che collocano le donne esclusivamente in ruoli domestici sono radicate in numerosi ambiti. Questo diventa evidente quando si osservano i dati relativi al matrimonio e alla fertilità: secondo un rapporto stilato da UN Women, nell’Africa sub-sahariana il 12% delle ragazze sono sposate prima dei 15 anni e il 37% prima dei 18 anni.

Per affrontare queste disuguaglianze, sono necessari sforzi su molti fronti, tra cui l’investimento nell’istruzione, l’equa distribuzione delle risorse e l’accesso universale ai servizi sanitari di base.

Le statistiche riguardanti le donne nel mondo del lavoro nel suo complesso, tuttavia, indicano che le donne costituiscono il 43% di coloro che si laureano in ambiti legati al settore terziario, ma occupano appena il 28% dei posti nel settore formale del lavoro. Inoltre, secondo la Banca Mondiale, nell’Africa subsahariana le donne a capo di piccole e medie imprese guadagnano il 34% in meno rispetto agli uomini.

Gran parte dell’attuale disuguaglianza in Africa ha radici nel passato coloniale del continente. Le potenze coloniali hanno spesso creato strutture di potere che hanno privilegiato le élite locali e hanno sfruttato le risorse del paese a proprio vantaggio, lasciando la maggior parte della popolazione in povertà.

L’Africa spesso si trova a dover competere in un’economia globale dominata da paesi industrializzati che hanno il controllo sulla maggior parte delle risorse mondiali. Ciò porta spesso a una posizione di svantaggio per i paesi africani, che spesso sono costretti ad accettare condizioni sfavorevoli nei loro scambi commerciali.

Molti paesi africani mancano di infrastrutture, come strade, ponti, acqua potabile e reti elettriche, che sono essenziali per sviluppare l’economia e migliorare la qualità della vita. L’Africa ha una delle crescite demografiche più alte del mondo, il che mette ulteriormente a dura prova le risorse limitate del continente e le strutture sociali e politiche.

Disuguaglianza in Africa: quali paesi ne soffrono di più?

Le disuguaglianze in Africa sono il risultato di molteplici fattori, tra cui la storia coloniale del continente, la corruzione politica, la competizione sfavorevole nell’economia globale, la mancanza di infrastrutture e la crescita demografica.

Lo Zambia continua a registrare alti tassi di povertà nonostante alcuni modesti cali osservati negli ultimi anni, e la questione è particolarmente grave nelle aree rurali. 

Vi sono prove crescenti sulla misurazione e sui fattori che determinano povertà e diseguaglianza in diversi paesi dell’Africa Subsahariana, tra cui Costa d’Avorio, Mauritania, Malawi, Ghana, Burkina Faso, Mozambico, e Sudafrica.

Nonostante sia una delle economie più avanzate del continente, il Sudafrica è uno dei paesi più diseguali al mondo, con un alto tasso di disoccupazione e povertà; il Namibia è il paese che ha una delle disuguaglianze più elevate al mondo, con una distribuzione della ricchezza altamente sbilanciata; in Angola la maggior parte della ricchezza del paese è concentrata nelle mani di poche persone, mentre la maggioranza della popolazione vive in povertà.

Nella Repubblica Democratica del Congo nonostante il vasto potenziale economico del paese, la maggior parte della popolazione vive in povertà, mentre l’élite politica e commerciale controlla gran parte delle risorse naturali. La Nigeria ha una delle economie più grandi del continente, ma la disuguaglianza economica e la povertà sono diffuse, soprattutto nelle zone rurali; e il Ciad è il paese tra quelli con il più basso indice di sviluppo umano al mondo e la disuguaglianza è elevata, con una grande parte della popolazione che vive in povertà.

Ma è importante sottolineare che questi sono solo alcuni esempi e che la situazione può variare notevolmente da un paese all’altro e anche all’interno di uno stesso paese.

Kenya: le baraccopoli come simbolo della disuguaglianza in Africa

Alice for Children opera nelle baraccopoli di Nairobi da più di 15 anni.

Le baraccopoli sono uno dei luoghi più poveri al mondo, dove le persone vivono in baracche di pochi metri quadri, senza acqua corrente o elettricità. Dove le persone, bambini inclusi, lavorano per pochi centesimi al giorno, spesso facendo lavori pericolosi e usuranti.

Qui vediamo ogni giorno gli effetti che la disuguaglianza in Africa ha sulla vita di milioni di persone. Lavoriamo per portare istruzione, cibo e cure mediche ai bambini più vulnerabili dello slum.

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