viaggio gennaio 2024

Il primo viaggio del 2024 di Alice for Children

Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del 2024, abbiamo effettuato il consueto viaggio di monitoraggio di inizio anno.

Quest’anno, oltre a Valentina – la Direttrice di Alice for Children -, al viaggio ha partecipato anche Chiara, referente per il SAD (sostegno a distanza).

Recarci di persona e con regolarità sul campo, in Kenya, è per noi un’attività fondamentale, che ci permette di osservare da vicino e direttamente i progressi compiuti in tutti i singoli progetti, controllarne l’andamento e perfezionare la progettazione degli interventi futuri.

Il programma seguito è stato – come sempre – molto intenso e ricco di appuntamenti, ad iniziare dal motivo principale della nostra visita.

L’inaugurazione della Alice Digital School

Già dall’autunno del 2023, il focus dei nostri collaboratori si è incentrato sull’estensione del programma di sostegno a distanza anche agli studenti delle scuole superiori: un ulteriore passaggio in avanti che ci permette di supportare i beneficiari durante il ciclo di istruzione successivo a quello primario e accompagnarli verso il mondo del lavoro e dell’indipendenza economica e sociale.

Per questo il lancio del nuovo progetto, Alice Digital School, costituisce un’importante pietra miliare nella storia di Alice for Children. Si tratta di una nuova scuola di formazione digitale che abbiamo creato per i ragazzi e le ragazze che quest’anno hanno iniziato la scuola secondaria. Grazie agli accordi con le migliori scuole di informatica del Kenya, permettiamo ai giovani di acquisire nuove competenze e specializzarsi nell’ambito che preferiscono, assicurandosi così l’accesso ad un mercato del lavoro in continua evoluzione ed espansione.

Nulla di tutto ciò è stato semplice o scontato: l’inaugurazione della scuola ha richiesto mesi e mesi di sopralluoghi, incontri e visite per il perfezionamento delle partnership, la costruzione fisica dell’aula dove le lezioni si svolgeranno e l’equipaggiamento della struttura con tutta l’attrezzatura necessaria: parliamo di un computer lab dotato di 30 postazioni con laptop, proiettore, stampante, rete internet e illuminazione, il tutto alimentato dei nuovi pannelli solari e situato nel cuore della baraccopoli di Korogocho, la prima scuola digitale ad erigersi in questo contesto.

Scuole digital e non solo

Parallelamente, alla Digital School, Valentina e Chiara si sono concentrate anche sull’andamento di tutti gli altri nostri progetti.
Tra le tappe principali di questa visita c’era anche l’Alice Village, il nostro orfanotrofio che ospita circa 100 tra bambini e bambine e sede di AIFA, l’accademia di cucina italiana pensata per ragazze e ragazzi che frequentano l’istituto alberghiero. Li hanno incontrati tutti, uno per uno, per capire quali sono le aspirazioni di ogni studente e cercare di indirizzarli al meglio nel percorso formativo che li porterà al lavoro.

Considerato l’alto numero di bambini e bambine che supportiamo a distanza, per noi è molto importante effettuare regolarmente accertamenti sullo stato di tutte le scuole con cui collaboriamo, per assicurarci della qualità dell’istruzione, garantire il pasto quotidiano a migliaia di studenti e ampliare le numerose attività extracurricolari che proponiamo per integrare il loro percorso formativo: le squadre di calcio femminile, i corsi di danza e musica, le lezioni di educazione sessuale e di educazione civica.

Un altro aspetto fondamentale della nostra attività consiste nell’assicurare ai bambini beneficiari dei nostri programmi una completa e adeguata assistenza sanitaria, soprattutto in considerazione delle precarie condizioni in cui vivono le comunità delle baraccopoli di Nairobi. È per questo che curare le partnership con alcuni ospedali della città è essenziale per garantire l’accesso alle cure a chi ne ha bisogno.

Valentina e Chiara hanno poi proseguito il loro viaggio recandosi per alcuni giorni a Rombo, il distretto rurale ai piedi del Kilimanjaro, al confine con la Tanzania, dove risiede una folta comunità Maasai che da anni supportiamo attraverso una scuola da noi ricostruita e attrezzata per garantire ai bambini della zona un percorso educativo di qualità. Incontrare tutte le famiglie dell’area è una procedura molto lenta e impegnativa, ma imprescindibile per mantenere lo stretto legame con la comunità del luogo, per la quale siamo diventati un punto di riferimento.

Infine il ritorno in Italia è stato come sempre un momento dolce-amaro, che porta con sè la gioia del ritorno a casa, ma anche la tristezza dell’arrivederci detto ai bambini incontrati in tutti i nostri progetti.

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