Emergenza Inondazioni

Emergenza inondazioni – L’intervento di Alice for Children

Non cala l’intensità delle piogge che stanno colpendo duramente alcuni Paesi dell’Africa orientale, primi su tutti il Kenya e la Tanzania.

La situazione attuale di emergenza

Da ormai alcune settimane, la situazione meteorologica del Kenya è particolarmente critica a causa delle piogge torrenziali che si stanno abbattendo sul Paese, lasciando dietro di sé morti e devastazione: in tutto il Paese le vittime registrate fino ad ora sono 228, alcune decine di persone risultano ancora disperse e centinaia di migliaia sono state sfollate. Circa 2000 scuole sono state colpite e, comunque, la riapertura di tutti gli istituti scolastici del Paese a seguito delle vacanze è stata posticipata al 13 maggio 2024.

Tra le aree più colpite c’è sicuramente la capitale Nairobi, dove le precipitazioni eccessive e i fiumi esondati hanno causato immensi danni, soprattutto nelle aree occupate dalle baraccopoli, dove oltre 3 milioni di persone vivono in condizioni già estremamente precarie sotto il profilo economico, abitativo e socio-sanitario.

Il discorso del presidente keniano Ruto sullo stato della nazione e sulle azioni prese per garantire la protezione degli abitanti.

Le inondazioni nelle baraccopoli

Alice for Children opera nelle baraccopoli di Korogocho e Dandora, situate nella periferia nord-est della capitale Nairobi.

Questi quartieri, composti da ammassi di baracche di fango e lamiere, non sono dotati di alcun sistema di drenaggio delle acque e sorgono, inoltre, in prossimità del fiume Nairobi e del fiume Mathare. Quando le piogge sono troppo intense, i letti dei fiumi non sono più in grado di contenere l’eccessiva massa d’acqua, con le conseguenti esondazioni che travolgono tutto ciò che incontrano: abitazioni, strade, mezzi di trasporto, capi di bestiame e vite umane.

I progetti di Alice for Children

Lo staff di Alice for Children presente in loco tiene costantemente monitorata la situazione che riguarda i bambini e delle famiglie che fanno parte del nostro programma di sostegno a distanza.

Sebbene le nostre strutture – fortunatamente – non abbiano subito danni diretti, al momento 50 famiglie risultano gravemente colpite dalle inondazioni: le loro abitazioni sono state parzialmente o totalmente distrutte e le persone necessitano di essere sfollate e di riacquistare bene essenziali per sopravvivere, come i vestiti e il cibo.

Il Governo del Kenya ha inoltre disposto il divieto assoluto di utilizzare qualsiasi edificio che si trovi a meno di 30 metri dal corso di un fiume, scuole e case comprese. Le aree coinvolte in maniera più seria, ad ora, sono quelle di Korogocho e Baba Dogo.

Ad aggravare la situazione, il fatto che moltissimi dei genitori dei bambini che sosteniamo sono attualmente impossibilitati a lavorare: la discarica di Dandora, dove molti di loro lavorano, è inagibile e, in generale, molte delle consuete attività lavorative non sono praticabili con le condizioni meteorologiche e infrastrutturali che al momento caratterizzano le baraccopoli. La conseguenza principale è che l’unica entrata economica di tante famiglie viene azzerata, con ovvie conseguenze negative su tutti i componenti del nucleo, a partire dalla mancanza di cibo per sfamarsi.

Le fasi dell’intervento

Data la criticità della situazione, che coinvolge centinaia e centinaia bambini insieme alle loro famiglie, Alice for Children ha progettato un intervento di emergenza da mettere in atto immediatamente.

Il primo passo sarà il ricollocamento di tutte le famiglie che sono costrette ad abbandonare la propria abitazione, poiché gravemente danneggiata o completamente distrutta dalle acque torrenziali. L’individuazione di un nuovo alloggio e lo spostamento degli sfollati sarà curato dai nostri assistenti sociali operanti sul campo e Alice for Children interverrà a favore delle famiglie garantendo il pagamento di almeno tre mensilità necessarie per l’affitto. Sarà inoltre necessario riacquistare gli arredi, gli effetti personali e gli utensili essenziali per la sopravvivenza distrutti dalle intense piogge.

La seconda fase prevede un intervento relativamente all’emergenza alimentare: grazie agli spazi disponibili nelle nostre scuole situate nelle zone meno colpite delle baraccopoli (parte di Dandora e una parte dell’area di Korogocho), attiveremo un servizio quotidiano di distribuzione di pasti, dedicato agli oltre 3000 bambini che attualmente sono inseriti nei nostri progetti. Qui, gli studenti potranno ricevere un pranzo pronto per essere consumato e, contemporaneamente, ad ogni famiglia verrà fornito un pacco contenente il cibo necessario per una settimana, sotto forma di sacchi di farina, lenticchie e fagioli, ingredienti essenziali per la preparazione dei piatti più comuni.

La terza parte dell’azione consisterà nel riacquistare il materiale scolastico dei bambini andato distrutto: la divisa scolastica, le scarpe, i libri di testo e la cancelleria sono indispensabili per poter garantire a migliaia di bambini e bambine di rimanere inseriti nel percorso scolastico di cui fanno parte, una volta che le strutture educative riapriranno e le lezioni riprenderanno.Per quanto riguarda Alice Baby Care, infine, il servizio rimarrà attivo per permettere alle madri di ricevere un pasto al giorno insieme ai loro figli, proprio perché l’attuale inagibilità della discarica di Dandora non permette loro di andare a lavorare e avere un’entrata economica.

Aiutaci a dare un sostegno a queste famiglie in difficoltà

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn