slum di Korogocho

Un viaggio all’interno dello slum di Korogocho

Immaginate una distesa di baracche fatiscenti, composte da lamiere, senza acqua corrente o elettricità. Immaginate strade fangose, pochi servizi igienici senza privacy o sicurezza. Immaginate milioni di persone che vivono in assoluta povertà, e migliaia di bambini costretti a lavorare ogni giorno.

Questo è lo slum di Korogocho, una delle più grandi baraccopoli di Nairobi, capitale del Kenya.

Le baraccopoli di Nairobi

Nairobi è una metropoli di 5 milioni di abitanti, ed il 60% della popolazione vive nelle 110 baraccopoli che circondano il centro della città. Qui il tasso dei malati di AIDS sale dal 12% al 60%; per la maggior parte, colpisce donne e bambini. Il 26% dei bambini tra i 5 e i 14 anni lavora in condizioni disumane. Parliamo di circa 300.000 bambini e circa 6.000 di loro lavora nella discarica di Dandora, la più grande a cielo aperto d’Africa e la più inquinata del mondo.

Due tra le principali baraccopoli di Nairobi, Korogocho e Dandora, insieme a quelle di Kariobangi e di Mathare, sono sorte negli anni 60-70 nella parte nord-est della città. Sono abitate da circa un milione e mezzo di persone che vivono in case fatiscenti, baracche di lamiere spesso senza luce, fogne e acqua corrente.

Questo conglomerato di baraccopoli, in cui vivono circa 3 milioni di persone, è accerchiato dall’evoluzione incontrollata e senza senso di questa megalopoli africana, che costruisce a poche centinaia di metri dagli slum centri commerciali ultra-lusso e autostrade realizzate dai cinesi per conto del governo keniota.

Lo slum di Korogocho

Korogocho è una delle più grandi baraccopoli di Nairobi. Nasceva negli anni Sessanta, come insediamento per tutti quegli africani che non avevano il diritto di vivere dentro la città.

Oggi Korogocho è quasi nel centro di Nairobi.

Korogocho vive da decenni in una situazione di estremo disagio, soprattutto a causa della vicinanza alla discarica di Dandora: non esistono infrastrutture come scuole pubbliche, ospedali o centri comunitari, non esistono servizi igienici come fogne e servizi, non vi è acqua, elettricità, né sicurezza. Tra le baracche di Korogocho, non esistono diritti umani.

Le case sono ancora fatte di lamiera e fango, la maggior parte delle famiglie vivono in una stanza, senza servizi igienici o acqua potabile. La presenza di malattie è all’ordine del giorno e il 25% degli abitanti di Korogocho sono malati di HIV.

Un futuro per i bambini di Korogocho

Nello slum di Korogocho, fuori da Nairobi, 15 anni fa nasceva la prima scuola di Alice for Children in Kenya insieme al nostro partner Grapesyard NGO.

Prima che Alice for Children decidesse di sostenerla e finanziarla contava circa 100 bambini. Oggi dopo averla ricostruita e ampliata anno su anno, è frequentata da 1500 studenti: dall’asilo alla terza media.

400 di questi bambini sono sostenuti dai nostri genitori a distanza: senza l’intervento del sostegno a distanza, questi bambini, selezionati dalle nostre assistenti sociali perché in situazioni famigliari disperate, non potrebbero andare a scuola, non avrebbero la sicurezza di un pasto caldo né l’assistenza sanitaria completa.

La scuola a Korogocho non è solo un percorso educativo che dalla tenera età si muove verso l’età adulta, ma è un luogo di ristoro e speranza e un punto di riferimento per la comunità.

Oggi la nostra scuola è munita di tutti i servizi necessari: numero adeguato di bagni per maschi e femmine, acqua potabile, cucina, uffici per gli insegnanti e una biblioteca. Una piccola oasi educativa costeggiata dalla sporcizia dello slum.

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