Il viaggio del nostro staff in Kenya nel mese di gennaio

Negli ultimi giorni, a cavallo tra il mese di gennaio e quello di febbraio, alcuni membri del nostro staff hanno visitato i nostri progetti a Nairobi, monitorandone l’andamento e confrontandosi con i nostri colleghi keniani sugli obiettivi da perseguire nel 2023.

Il viaggio ha visto la partecipazione di Valentina, la nostra managing director, Elisa, che si occupa dei rapporti con le aziende che sostengono i nostri progetti, e Francesco, il nuovo coordinatore dei volontari proprio a Nairobi.

Effettuare viaggi di monitoraggio è fondamentale per il nostro lavoro quotidiano. Non solo ci permette, appunto, di monitorare come i progetti vengono effettivamente gestiti e sviluppati, comprendendone a fondo criticità e aspetti da migliorare, ma serve anche per connettere sempre di più il nostro staff italiano con quello keniano.

Lavorare a stretto contatto con colleghi a migliaia di chilometri di distanza non è affatto facile, soprattutto se a separarci ci sono lingue e culture differenti, diversi background e un contesto di lavoro molto distante.
Per questo è importante che tutti i membri del nostro staff italiano visitino ciclicamente i progetti a Nairobi ed entrino direttamente in contatto con chi lavora ogni giorno proprio nelle baraccopoli e nell’area rurale di Rombo, dove i nostri progetti prendono vita.

Monitorare, capire, migliorare i nostri progetti sono stati i leitmotiv di questo viaggio, con numerose e lunghe riunioni per discutere come meglio allocare i budget che i nostri donatori ci hanno messo a disposizione, come migliorare gli effetti del nostro lavoro e i rapporti con le migliaia di famiglie dello slum che aiutiamo ogni giorno.

La fitta agenda del viaggio nei nostri progetti

Arrivati nella mattina di venerdì 27 gennaio, Valentina, Elisa e Francesco hanno subito raggiunto Alice Village, il nostro orfanotrofio e sede dei nostri uffici, per un primo incontro con lo staff. In particolare, per Elisa e Francesco si trattava del primo viaggio all’interno dei nostri progetti.

Francesco resterà ad Alice Village per i prossimi mesi a monitorare le attività educative e a coordinare i volontari che nel corso del 2023 aiuteranno attivamente i nostri progetti.

Nel corso dei giorni, si sono succedute le visite a tutti i nostri progetti nelle baraccopoli e a Rombo.
Proprio la comunità Masai alle falde del Kilimanjaro è stata visitata per prima. Valentina, Elisa e Francesco hanno coperto i tanti chilometri che separano Rombo da Nairobi, venendo ospitati da Elaine, la nostra partner in loco e fondatrice dell’associazione Light of Maasai.

Sfrecciando per la savana sui dei Boda Boda (i motorini locali) hanno raggiunto di diversi villaggi che compongono la comunità, parlando con le famiglie dei bambini che sosteniamo e capendo criticità e aspetti da migliorare del nostro programma e della gestione della scuola con coi lavoriamo ogni giorno.

Molto simile è stata l’esperienza all’interno dei nostri progetti delle baraccopoli, come Korogocho e Dandora ma non solo. Nel corso degli anni abbiamo infatti reso sempre più capillare il nostro lavoro nelle baraccopoli, raggiungendo sempre più scuole e di conseguenza sempre più bambini.
Un lavoro che presuppone una grande responsabilità: non lasciare mai soli tutti questi partner, fargli sentire la nostra vicinanza ma anche la volontà di seguire passo passo il lavoro quotidiano con le migliaia di bambini che aiutiamo e sosteniamo.

Nel corso dei giorni si sono avvicendati anche altri incontri, ad esempio quello con il Neema Hospital, l’ospedale delle baraccopoli fondato dalla Onlus italiana World Friends con cui collaboriamo e che ci aiuta a difendere la salute di migliaia di abitanti delle baraccopoli di Nairobi.

Alice Baby Care, uno dei progetti più importanti del 2023

Durante il viaggio, particolare attenzione è stata dedicata ad Alice Baby Care, il nostro asilo nido nelle baraccopoli e pensato per aiutare le tante madri dello slum che non sanno dove lasciare i loro bambini durante il giorno.

Il progetto, nato ormai alcuni anni fa, testimonia la nostra reattività rispetto alle esigenze degli abitanti delle baraccopoli. Le mirai dello slum sono infatti costrette a lavorare nella discarica di Dandora, a raccogliere rifiuti a mani nude per pochi centesimi al giorno. Sono inoltre costrette a portare con loro i loro figli più piccoli durante il lavoro.

Proprio per cambiare questa situazione è nato Alice Baby Care, un progetto che nel corso del 2023 vogliamo non soltanto aiutare e sostenere, ma anche ingrandire, per accogliere sempre più bambini e aiutare sempre più famiglie delle baraccopoli.
Valentina, Elisa e Francesco hanno quindi dedicato molto del loro tempo proprio a questo progetto, raccontandolo anche sui nostri canali social.

Un momento anche di gioia, confronto e divertimento

Nei viaggi del nostro staff ci sono anche momenti di convivialità e di divertimento, soprattutto con i bambini di Alice Village, il nostro orfanotrofio, tra spettacoli, compleanni e feste.

Momenti carichi di emozione soprattutto per Elisa e Francesco, alla loro prima esperienza nelle baraccopoli di Nairobi.
Lo stesso Francesco ha potuto prendere per la prima confidenza con i bambini del villaggio, di cui coordinerà le attività educative e che in lui vedranno molto presto un punto di riferimento.

Insomma, sono stati giorni molto intensi per tutti. Stancanti, ma che davano a tutte le persone coinvolte la misura di quanto fosse importante essere lì, partecipare a lunghe ed estenuanti riunioni, per rendere i nostri progetti sempre più efficaci ed efficienti, per aiutare sempre più bambini e sempre meglio.

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