Giornata Internazionale bambine

I diritti delle bambine – 11 ottobre 2024

Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2011, la Giornata Internazionale delle bambine ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle bambine, sugli abusi e gli ostacoli che moltissime di loro sono ancora costrette ad affrontare, nonché sull’importanza di un’adeguata rappresentanza della figura delle bambine.

Questa giornata nasce dalla consapevolezza che le bambine affrontano sfide uniche e specifiche, spesso legate a discriminazioni di genere, povertà e pratiche culturali dannose.

11 ottobre

La scelta del 11 ottobre non è casuale. Questa data è stata selezionata per coincidere con l’anniversario dell’adozione della Dichiarazione e del Programma di Azione di Pechino, due importanti documenti internazionali approvati nel 1995, che affrontano le questioni di genere e i diritti delle donne.

Celebrare la Giornata Internazionale delle bambine l’11 ottobre sottolinea quindi il legame tra i diritti delle bambine e quelli delle donne in generale, e l’impegno continuo della comunità internazionale per promuovere l’uguaglianza di genere.

Le sfide contemporanee

Le sfide che le bambine affrontano oggi sono complesse e interconnesse. Oltre alle pratiche culturali dannose, fattori come la povertà, i conflitti armati, i cambiamenti climatici e le disuguaglianze economiche e sociali aggravano la situazione.

La pandemia da COVID-19 ha ulteriormente esacerbato queste sfide, colpendo l’accesso all’istruzione, aumentando la povertà e rendendo le bambine più vulnerabili alla violenza e allo sfruttamento.

A livello globale, le principali problematiche con cui una bambina è costretta a misurarsi sin dalla giovane età sono variegate e complesse. Dalla violenza di genere – molte bambine subiscono violenza fisica, sessuale o psicologica, sia all’interno dell’ambito familiare che al di fuori di esso – alla discriminazione, spesso accade che le bambine ricevano un trattamento differente in base al genere, all’etnia, alla classe sociale o ad altre caratteristiche personali.

Ricordiamo inoltre le piaghe costituite dai matrimoni precoci milioni di bambine sono costrette a sposarsi prima dei diciotto anni di età, private completamente della libertà di scelta, dell’infanzia e delle possibili opportunità che il futuro avrebbe riservato loro – e delle mutilazioni genitali femminili, pratica estremamente dolorosa e dannosa, ancora molto diffusa in alcune parti del mondo.

Ultimo, ma non per importanza, va citato ovviamente il lavoro minorile: sono 160 milioni nel mondo le bambine e i bambini costretti a lavorare in condizioni pericolose e di sfruttamento, privati del diritto all’educazione e al gioco.

I numeri del problema

Quelli di seguito sono solo alcuni dei dati diffusi dall’ONU, ma sono molto utili per inquadrare le proporzioni e la gravità del contesto in cui ci troviamo, a livello globale, oggi:

  • 2 ragazze su 10 non completano la scuola secondaria inferiore e 4 ragazze su 10 (dunque il doppio) non completano la scuola secondaria superiore.
  • Nei paesi a basso reddito, circa il 90 per cento delle ragazze adolescenti e delle giovani donne non utilizza Internet, mentre i loro coetanei maschi hanno il doppio delle probabilità di avere accesso alla rete.
  • Le ragazze adolescenti continuano a rappresentare i tre quarti delle nuove infezioni da HIV tra gli adolescenti.
  • Quasi 1 ragazza adolescente su 4, di età compresa tra 15 e 19 anni, sposata o con un partner, ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale da parte del partner.

Il tema del 2024

Il tema della Giornata Internazionale delle bambine di quest’anno è La visione delle bambine per il futuro.

Con un’ottica realista, ma fiduciosa nei possibili progressi, la ricorrenza del 2024 vuole sottolineare l’importanza di dare voce a bambine e ragazze, per permettere loro di esprimere la propria visione per il futuro.

Nonostante tutte le problematiche evidenziate sopra, le analisi più recenti mostrano come le ragazze siano non solo coraggiose di fronte a questi ostacoli, ma anche fiduciose nei confronti del futuro: ogni giorno agiscono per fare sì che un mondo in cui ogni bambina è rispettata e protetta diventi realtà. Per fare ciò, però, occorre il supporto di tutti: dagli uomini, alle istituzioni, alle intere comunità di persone, a qualsiasi livello sociale e latitudine geografica.

Nelle società in cui la parità di genere è maggiormente affermata e in cui i diritti di tutte e tutti – anche i soggetti più vulnerabili – sono garantiti, l’impatto è diffuso e notevole: a beneficiarne, infatti, sono non solo le bambine, ma anche le famiglie, le collettività e le società nel loro complesso, peraltro anche dal punto di vista economico.

Alice for Children per le bambine

Nel quadro sopra delineato, il Kenya purtroppo non fa eccezione.

È per questo che Alice for Children si impegna da ormai quasi vent’anni nella difesa dei diritti dei bambini e delle bambine delle baraccopoli di Nairobi, in Kenya.

Consapevoli delle enormi sfide che le bambine devono affrontare quotidianamente, abbiamo messo in campo diversi interventi, in modo da combattere con gli strumenti più appropriati le battaglie per i diritti di milioni di ragazze e bambine.

I progetti che abbiamo avviato sono variegati, proprio per rispondere alle diverse esigenze che riguardano le bambine e il l’ampliamento delle loro opportunità per il futuro:

  • Con il progetto Sport for Change, permettiamo a diverse squadre di calcio femminile di allenarsi regolarmente e alle ragazze delle baraccopoli di trovare nello sport un mezzo di riscatto ed emancipazione sociale.
  • Quotidianamente, mediante la distribuzione di assorbenti e kit igienici e la celebrazione di importanti ricorrenze come il Menstrual Hygiene Day, combattiamo la period poverty, che colpisce un numero enorme di bambine e ragazze provenienti dai contesti più marginalizzati e precari del Paese.
  • Con i nostri corsi di reproductive health, ci impegniamo per sensibilizzare l’intera comunità a proposito di tematiche fondamentali che impattano direttamente sulla vita di milioni di bambine e ragazze, come le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni e le gravidanze precoci (specialmente nella comunità Maasai) e la violenza di genere.

 

A tutto ciò, ovviamente, si unisce l’impegno per garantire a più bambine possibili il diritto all’educazione, che siamo convinti essere il più potente ed efficace mezzo per dare avvio alle trasformazioni sociali, in modo che ogni bambina possa vedere i propri diritti affermati e riconosciuti, senza eccezioni.

Il dossier Slum Girls Matter di Alice for Children sulla condizione delle bambine in Kenya

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