Rosemary e la passione per il calcio

Rosemary gioca a calcio nelle strade caotiche dello slum. 

E per Rosemary è una cosa seria, una passione vera; tanto che lei e le sue amiche hanno dato una vita ad una squadra informale, denominata Simba: Leone!

Rosemary ha tante passioni: ama disegnare, immortalando bambine e ragazze dello slum come lei; nel tempo libero legge libri in swahili, la lingua più diffusa nelle baraccopoli di Nairobi.

Da grande, vuole fare la dottoressa e aiutare le persone malate.

Vista così la storia di Rosemary sembra quella di una bambina diligente, appassionata, serena. E niente di più. 

Non è così. Rosemary è orfana di entrambi i genitori da quando aveva 4 anni. È l’ultima di sei fratelli e sorelle, che l’hanno accudita e cresciuta mentre anche loro erano ancora intenti a crescere. 

Uno scenario molto comune nello slum, dove la mancanza di uno o di entrambi i genitori è molto diffusa. 

Come spesso accade, i figli e le figlie più grandi si fanno carico di fratelli e sorelle più piccoli.

E quindi, per diversi anni Rosemary ha vissuto con alcune delle sue sorelle più grandi, che nel frattempo si erano sposate e hanno costruito una loro famiglia. Ma la mancanza di lavoro impediva loro di dare una mano anche a lei, e di pagare per la sua istruzione e non solo per darle qualcosa da mangiare. 

Rosemary non andava a scuola, non aveva una stabilità familiare. Sopravviveva e basta.

Questo è stato l’inizio, difficile e triste, della vita di Rosemary. Ma allora da dove arriva tutta la serenità e la passione che oggi Rosemary trasmette in tutto ciò che fa?

Semplice, dal sostegno a distanza che le ha cambiato la vita.

Nel 2020 è entrata a far parte del nostro programma e si è unita alla Claire’s Community School di Dandora, dove più di 400 bambini sostenuti a distanza studiano ogni giorno.

Oggi Rosemary vive con la sorella, che si guadagna da vivere fabbricando sandali. È felice, perché sa che il suo sogno di diventare dottoressa ora potrà realizzarsi. 

Gioca a calcio, fa goal, si arrabbia per un passaggio sbagliato. 

Una vita serena a cui ogni bambino ha diritto!

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