È davvero possibile adottare un bambino a distanza con 10 euro al mese? È molto comune assistere a spot televisivi, pubblicità online e in radio che parlano di adozioni a distanza, spesso nei paesi più poveri del mondo, a meno di 10 euro al mese.
La cifra sembra a prima vista molto bassa, e fa sorgere alcuni dubbi a chi la incontra sull’effettiva portata di una donazione così contenuta, per quanto regolare. Ad una prima occhiata sembra infatti essere una cifra troppo bassa per poter garantire ad un bambino un futuro lontano della povertà.
Si può adottare un bambino a distanza con 10 euro al mese?
È molto difficile rispondere a questa domanda.
Ogni organizzazione lavora in modo diverso, ha dimensioni e strutture differenti che permettono o meno di ottimizzare l’utilizzo delle donazioni che si ricevono dai genitori a distanza. Ma anche cioè che viene effettivamente garantito al bambino può variare in base al programma di sostegno a distanza che si decide di sostenere.
Infatti, se è vero che la maggior parte dei programmi di sostegno a distanza si basano sull’offrire al bambino o alla bambina sostenuta l’accesso a scuola, cibo e cure mediche, è anche vero che i contesti in cui ogni organizzazione lavora sono molto diversi.
La zona in cui si opera, la sua maggiore o minore raggiungibilità, anche un concetto molto più basilare come il tasso di cambio possono influire su quanto una data cifra possa avere un impatto sulla vita di un bambino.
Tutta questa premessa è servita soprattutto a dire che è impossibile parlare per le altre organizzazioni con una vera cognizione di causa, possiamo parlare per il contesto delle baraccopoli di Nairobi in cui lavoriamo da 15 anni, e per i nostri 3000 bambini che sosteniamo ogni giorno.
E possiamo dire, per quel che riguarda il nostro lavoro, che No, non è possibile adottare un bambino a distanza con 10 euro al mese e pensare di garantirgli un accesso a scuola completo, una dieta equilibrata e l’accesso alle cure mediche (in particolare in un paese come il Kenya, in cui la sanità è privata).
Quanto costa adottare a distanza con Alice for Children?
Adottare a distanza con Alice for Children costa 1 euro al giorno, 30 euro al mese.
Con quella cifra possiamo portare davvero un bambino via dal lavoro nella discarica di Dandora e permettergli di andare a scuola. Possiamo seguirlo passo passo nella sua crescita e offrirgli un sostegno alimentare completo, insieme a tutte le cure mediche di cui ha bisogno.
Offrire la possibilità di adottare a distanza per una cifra minore avrebbe probabilmente aiutato a raggiungere più persone, ma sarebbe stato deleterio.
Deleterio sia per il bambino sostenuto, che non potrebbe ricevere un sostegno completo che copra tutte le sue esigenze.
Ma anche deleterio per il genitore a distanza, convinto di cambiare davvero la vita di un bambino quando invece la sua donazione andrebbe solo a coprire parte delle spese per garantire ad un bambino cibo, istruzione e cure mediche.
La decisione invece di stabilire una cifra pari a 30 euro al mese è stata quindi una scelta di onestà intellettuale e di trasparenza verso tutte le parti coinvolte, in particolare verso il genitore a distanza che sta donando ad un’organizzazione in cui ha fiducia.
Cosa posso fare con 10 euro al mese?
Quindi per quel che riguarda la nostra organizzazione, la risposta è no, non si può adottare un bambino a distanza con 10 euro al mese e avere l’effetto sperato di cambiare la vita di un bambino.
Se 30 al mese per sostenere un bambino a distanza rappresentano una spesa eccessiva, questo non significa che non si possa comunque avere un vero impatto con soli 10 al mese.
Ad esempio, per aiutare le comunità delle baraccopoli di Nairobi durante la pandemia e i lockdown imposti dal governo abbiamo dato vita al nostro Progetto Famiglie per offrire un supporto alimentare alle migliaia di famiglie che si sono ritrovate senza nessuna entrata economica.
Allo stesso tempo, abbiamo dato vita ad una campagna contro la piaga della Period Poverty nelle baraccopoli.
Grazie al nostro programma, consegniamo alle bambine dello slum che iniziano ad avere il ciclo mestruale dei kit per l’igiene mestruale, permettendo loro di andare a scuola anche durante il ciclo e di non perdere il 20% dei giorni di scuola.
Possiamo quindi lottare attivamente per la parità di genere.
Entrambi questi programmi prevedono una donazione minima di 9 euro, al mese o singola.