diritto alla casa in Africa

Il diritto alla casa in Africa viene violato costantemente

Ognuno ha diritto ad abitare una casa, uno spazio intimo dove poter usufruire dei servizi fondamentali e vivere in tranquillità. Tutti noi, durante gli ultimi due anni sotto la minaccia del coronavirus, ci siamo resi conto di quanto sia importante stare bene all’interno delle proprie mura domestiche e del grande valore di un luogo confortevole dove vivere ed eventualmente poter lavorare. La pandemia ci ha insegnato che la casa è uno scudo contro la malattia, e per questo fondamentale.

Il diritto alla casa in Africa

Leilani Farha, relatrice speciale delle Nazioni Unite per il diritto alla casa, informa che la popolazione mondiale sprovvista di un alloggio adeguato ammonta a 1,8 miliardi, aggiunge che ogni anno vengono sfrattate con la forza 15 milioni di persone e che i senzatetto sono circa 150 milioni. Dappertutto, anche in Italia, si possono riscontrare casi in cui il rispetto del diritto alla casa è disatteso; ma il diritto alla casa in Africa è ancora più disatteso, soprattutto nelle baraccopoli che circondano le città africane.

Il diritto alla casa come diritto basilare

Il diritto alla casa è un diritto fondamentale, riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo. È noto anche come diritto all’abitazione ed è il diritto economico, sociale e culturale ad un adeguato alloggio.  Il diritto alla casa è codificato in numerosi Trattati, Convenzioni internazionali e Costituzioni nazionali, tra i quali la Costituzione italiana e la Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli. Inoltre, il diritto alla casa rientra negli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell‘Agenda 2030, essenziale per la crescita e il miglioramento complessivo della qualità della vita. Il diritto alla casa è un diritto che non sempre viene rispettato, anche nelle economie più avanzate europee e statunitensi e nei paesi più poveri del continente africano.

I governi in molti casi hanno smesso di concepire la disponibilità di una casa come l’esercizio di un diritto fondamentale e la soddisfazione di un bisogno primario, quello di ‘ripararsi’, di ogni persona a prescindere dal suo ruolo all’interno della società; lo si vede nella crescita esponenziale dei numeri di senzatetto che abitano le strade delle città, le loro case effettive, e nella poco reattiva attuazione di misure di contrasto a questa problematica. In altre situazioni, gli Stati risultano sordi ai bisogni dei cittadini imponendo sfratti, talvolta di appartamenti che altrimenti sarebbero sfitti.

Diritto alla casa in Africa sub-sahariana

Il diritto alla casa in Africa sub-sahariana è messo seriamente in discussione. È tra le aree al mondo dove si registra la maggiore crescita urbana a discapito delle aree rurali, accompagnata dallo svuotamento delle campagne e dall’aumento della popolazione degli slums, le baraccopoli. Tanta gente oppressa e marginalizzata negli slum, in condizioni di vita terribili, è anche un potenziale di scontro sociale troppo serio per non essere preso in considerazione, oltre che un tradimento dei principi dei diritti umani.

Secondo i dati del periodo 2000-2015, 53 milioni di persone vivevano nelle baraccopoli, ovvero in aree prive di acqua potabile, servizi igienici, sanitari e scuole. Si tratta del 47-50% della popolazione urbana analizzata nello studio che ha preso in esame 31 paesi.

Secondo gli esperti delle Nazioni Unite il 90% dei casi di malaria si verificano in situazioni come quelle delle baraccopoli. Persone e famiglie si trovano quindi ad affollare gli slum, luoghi da dove è assai difficile pensare a un futuro migliore. Si calcola che fino a 100 milioni di persone potrebbero vivere in slum nel giro di un paio d’anni. E la situazione è destinata a peggiorare se non ci saranno interventi seri e strutturali per affrontare il problema.

Nel frattempo, la popolazione africana sta continuando a crescere e triplicherà nei prossimi 50 anni. Dove vivranno? Nasceranno nuove baraccopoli o le politiche dei governi saranno in grado di gestire quella che si presenta come la grande sfida del futuro africano?

Il diritto alla casa negli slum di Nairobi

Bisogna considerare che Nairobi è una metropoli di 5 milioni di abitanti e che il 60% della popolazione vive nelle 110 baraccopoli che circondano il centro della città. Le case di Korogocho e Dandora, le baraccopoli nei pressi delle due discariche più grandi del Kenya, sono esemplificative. Alice for Children conosce bene queste realtà, e ci opera da più di 15 anni. La nostra azione sul posto è quella di fornire alle persone più vulnerabili, donne e bambini, i mezzi per condurre una vita felice e garantire un futuro diverso da quello a cui sarebbero destinati. Il loro futuro comincia dalla casa che abitano, sicura, pulita e provvista di tutti i servizi necessari. 

Grazie alle nostre scuole di Dandora e Korogocho, forniamo a più di 3000 bambini istruzione, ma anche cibo, cure mediche e un luogo sicuro dove trascorrere la propria giornata.

Non solo, offriamo anche un sostegno alimentare alle famiglie dello slum, creando anche iniziative di microcredito e si sostegno alla piccola impresa per aiutare la comunità delle baraccopoli.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn