luci e ombre del Kenya

Luci e ombre del Kenya

Quali sono le principali luci e ombre del Kenya? Il Kenya è un paese con tante contraddizioni, tanti pregi e tanti difetti: ma questo vale per tutti i paesi del Mondo. Oggi vogliamo provare a comprenderlo un po’ meglio fornendo qualche dato sulla sua economia.

Luci e ombre del Kenya

Il Kenya presenta degli aspetti problematici ineludibili che compromettono lo sviluppo del paese, principalmente riassumibili in una classe politica inadeguata, divisa da lotte di potere su base etnica e in una crescita demografica sostenuta e difficile da controllare. In Kenya, l’aumento costante della popolazione rappresenta un problema. Infatti, a fronte di un sistema di welfare debole, incapace di adeguare i servizi offerti al numero di abitanti, la domanda di lavoro e assistenza aumentano, le città si affollano, le baraccopoli accolgono sempre più persone costrette a vivere al di sotto della soglia di povertà, perché spesso sprovviste di un titolo di studio hanno o perché hanno dovuto abbandonare le campagne per trovare lavoro in città.

E invece finiscono in uno slum, o a nei pressi di una discarica. Le metropoli si trasformano in incubatori di tensioni, frustrazione sociale e povertà. Le tasse non bastano a coprire i costi dei servizi che il paese richiede a gran voce, perché i soldi restano nelle mani di pochi. Potenti e corrotti. Le disuguaglianze economiche, politiche e sociali sono profonde; ed esiste un verbo, in inglese, che descrive la pratica alla radice di questi divarii: to grab, afferrare, prendere con forza, agguantare. L a classe politica è apparentemente più impegnata a perseguire i propri interessi che a pensare all’interesse pubblico.

Parlando di luci e ombre del Kenya, occorre parlare anche delle tante luci. Questo paese ha anche dei punti forti, che, se sfruttati, potrebbero far decollare la sua economia. L’agricoltura è un settore economico importante per il bilancio commerciale, comprendendo le esportazioni di tè, mais, caffè e fiori; in particolare il Kenya detiene il primato mondiale nella produzione di rose. In totale, il settore agricolo conta quasi il 30% del PIL complessivo, nonostante la produzione dipenda in gran parte da piccoli agricoltori, esposti a tutte le problematiche legate al clima e ai conflitti territoriali.

Per quanto concerne la produzione ittica e l’allevamento, la prima coinvolge direttamente 80.000 persone, mentre il secondo impiega nelle sue filiere circa 2 milioni di persone. Il turismo è il pezzo forte del panorama dei servizi keniota: il Paese si conferma una delle mete più gettonate dai turisti di tutta l’Africa, potendo vantare sul suo territorio parchi naturali di estremo interesse per la presenza dei “Big Five”, così come distese di sabbia finissima e mare cristallino.

Si pensi alle località di Malindi e Mombasa dove numerosi turisti trascorrono le vacanze. A differenza di altri Paesi, il Kenya non possiede grandi quantità di materie prime. Fatta eccezione per il petrolio, di recente scoperta, non può contare sull’ export che invece caratterizza la Repubblica Democratica del Congo, la Nigeria, l’Angola e il Sudan, per cui il petrolio e altre materie arrivano a valere anche il 90% della produzione nazionale.

Un dato va tuttavia sottolineato: gli investimenti immobiliari vanno bene – specie nelle metropoli di Nairobi e Mombasa – e la classe media inizia ad avere i soldi per trasferirsi in quartieri migliori, con strade asfaltate e abitazioni decorose. Così come non è da sottovalutare il peso del 6,7% della finanza, che sta diventando uno dei nuovi motori di sviluppo del Kenya e di tutto l’East Africa. I settori dell’educazione e dell’informazione sono in crescita.

Uno dei rischi quando si visita un paese così lontano come il Kenya è di certo quello di vivere un’esperienza molto turistica e poco genuina. Di non entrare a contatto con la realtà del territorio o della cultura, ma con una versione fatta a misura del turista occidentale.

Un modo perfetto per vivere davvero il Kenya è diventare volontario. Fare un’esperienza di volontariato in Kenya, oltre a essere un’esperienza indimenticabile e che arricchisce davvero la vita, è anche un modo perfetto per entrare a contatto con la realtà keniana, senza alcun filtro.

I volontari che trascorrono alcune settimane in Kenya nei progetti di Alice for Children sia nelle baraccopoli di Nairobi sia nella comunità Masai di Rombo, sperimentano davvero la vita del Kenya. Sono a contatto diretto con i suoi abitanti, con la cultura keniana e con i problemi che vivono ogni giorno i suoi abitanti. E naturalmente danno il loro fondamentale contributo ai nostri progetti per i bambini più vulnerabili del Kenya.

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