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Il turismo in Kenya: oltre l’AIFA

È un po’ di tempo che non vi raccontiamo della nostra Italian Food Academy (AIFA). Oggi torniamo a parlare della scuola, dei nostri futuri chef e dei risultati ottenuti, perché i progressi e le novità si stanno moltiplicando!

L’esperienza dei nostri ragazzi è stata intensa e faticosa, ma fondamentale per quello che sarà il loro futuro lavorativo: AIFA potrebbe (e ha lo scopo di) rappresentare un vero e proprio trampolino di lancio per questi ragazzi, che hanno acquisito le competenze pratiche e teoriche per lavorare nel campo della ristorazione, sia come chef, che come maître di sala.

Il turismo in Kenya

In Kenya il settore turistico è in crescita e rappresenta una grande opportunità per i giovani in cerca di un’occupazione. La conoscenza della cucina italiana è un surplus per coloro che vogliono trovare lavoro in questo campo: non stiamo parlando solo della conoscenza e dell’esecuzione materiale di ricette della tradizione delle nostre regioni, ma anche della conoscenza dei nostri ingredienti e di come utilizzarli, del nostro modo di stilare un menu, impiattare e servire a tavola.

Tutte skill fondamentali per affrontare un tirocinio o un colloquio di lavoro in un hotel o un ristorante. E, purtroppo, per la maggior parte dei ragazzi keniani, avere delle competenze specifiche in campo turistico e alberghiero è l’unica chance per poter anche solo pensare di trovare un lavoro. Vi diamo un po’ di dati.

Progetto AIFA

Più del 60% dei giovani in età da lavoro è disoccupata o opera tra le maglie del lavoro informale e sottopagato; 23 milioni di persone (ossia il 73% degli adulti) in Kenya sopravvivono con uno “stipendio” che va dai 50 centesimi ai 2 dollari al giorno (circa 180 dollari l’anno) e circa 3,5 milioni di persone vivono negli slum, insediamenti informali dove i servizi di base scarseggiano o, addirittura, non esistono.

I bambini che nascono in questo contesto raramente riescono ad andare a scuola, e quindi a costruire le basi per un futuro lavorativo; in realtà, i minori che non vanno a scuola, già lavorano all’interno della discarica, dove il 55% dei lavoratori sono proprio bambini.

Con Alice for School a Korogocho e Alice for Dandora, siamo riusciti a portare a scuola circa 2.000 bambini, a dare loro un pasto caldo al giorno e una borsa di studio, per proseguire il percorso nelle scuole secondarie.

Con AIFA, abbiamo alzato la posta: accompagnare i ragazzi in un percorso formativo dopo le secondarie, per aumentare le chance di trovare un’occupazione. La sfida è stata raccolta sia in Italia che in Kenya, dai nostri sponsor, dai collaboratori e dagli stessi studenti, che hanno inaugurato la pioneer class lo scorso agosto. 

Adesso l’avventura continuerà, con nuovi sviluppi: il sito di AIFA è già online e permetterà a molti più studenti keniani di iscriversi all’accademia di cucina; amplieremo il ricettario, già ricco di ben 200 ricette della tradizione italiana; continueremo la collaborazione con il Carlo Porta di Milano, per un follow-up completo e soddisfacente sui programmi per i prossimi studenti.

Il prossimo passo è quello di riportare la storia di AIFA, dei suoi studenti e dei suoi successi qui in Italia, per perseguire l’obiettivo di raccontarci e raccontare storie vere e autentiche.

Storie che si intrecciano, che crescono e si autoalimentano. E che, speriamo, anche voi vorrete ascoltare; e, magari, diffondere.

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